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Enews 1055 martedì 9 settembre 2025

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La nuova Enews di Matteo Renzi                    

Buona settimana a tutti.

Sono stato a Cernobbio per l’appuntamento annuale di riflessione sulla situazione economica del Paese.
Davanti a un gruppo di imprenditori e manager in maggioranza sostenitori del Governo Meloni, ho detto che non avrei lisciato il pelo alla platea.
Mi piace parlare in modo libero e senza fronzoli!
E dunque ho spiegato in modo tecnico e razionale perché i numeri danno torto alla Premier e alla sua narrazione che tutti i media accettano senza fiatare.
È aumentato il debito pubblico, è aumentata la pressione fiscale, è aumentato il numero di italiani che lasciano il Paese.
Crolla il numero dei neonati, invece. E il PIL cresce molto meno del previsto, specie pensando che i 200 miliardi€ del PNRR avrebbero dovuto farci volare.

Trovate qui il video integrale.
E qui un piccolo reel che sta girando su Instagram con le frasi di una giovanissima Meloni smentite dalle scelte del Governo attuale.

Uscendo dalla sala, mi hanno fermato in tanti. Anche perché sono stato un po’ provocatorio: “ma davvero vi piace pagare più tasse? Contenti voi, contenti tutti”. E in diversi mi hanno sussurrato a bassa voce: è vero, hai ragione, sono numeri oggettivi e questo Governo non fa nulla. Ma poi vediamo i guai della Francia o del Regno Unito e pensiamo che tutto sommato meglio l’immobilismo di Giorgia rispetto al caos di altre parti del mondo. Insomma la tesi di fondo è: meglio un Governo che non fa nulla a un Governo che fa danni.
Ma il problema è che mentre il mondo corre, stare fermi è già un danno. Un danno a prescindere.
E il costo lo pagano soprattutto le famiglie del fu ceto medio, che hanno un costo della vita sempre più alto e i giovani. Ho provato a raccontare in questo reel perché un giovane oggi non può accendere un mutuo, ma al massimo accende una candela in chiesa.

Su questi temi si giocherà la sfida del 2027. E il centrosinistra non deve stare su questioni ideologiche, ma sulla concretezza della vita di tutti i giorni: la partita sarà sul carrello della spesa, sulle tasse, sulla capacità di creare lavoro di qualità, sulla sicurezza. Già, la sicurezza: è un problema sempre più sentito. Fino ad oggi il Governo riesce magicamente a dare la colpa di qualsiasi reato all’opposizione pur essendo l’esecutivo in carica ormai da tre anni. Ma se su questi temi il centrosinistra passasse da essere semplicemente opposizione a diventare ALTERNATIVA, portando le proprie idee, molto cambierebbe.

Anche per questo sarà fondamentale la nostra LEOPOLDA / VIVAIO del 3, 4, 5 ottobre. Metteremo al centro le proposte e non solo le critiche. E ci faremo accompagnare dai ragazzi della scuola “Meritare l’Europa” (quest’anno non abbiamo vincoli di numero, per cui se avete ragazzi under 30 da coinvolgere fatelo). Chi vuole prenotarsi per la Leopolda usi questo LINK. Chi vuole darci un piccolo contributo economico, anche solo 5 o 10€, usi questo link. Grazie!

Alla Leopolda parleremo naturalmente anche della situazione internazionale, su cui mi sono lungamente intrattenuto con Lavinia Spingardi di Sky. La foto di Pechino inquieta profondamente ma occorre anche avere il coraggio di dire che l’Occidente è corresponsabile della situazione che si è creata: banalmente si pensi alla sciagura storica della guerra dei dazi di Trump e alla reazione anti americana che questa scelta ha prodotto ad esempio in India.
E sullo sfondo, ovviamente, resta il dramma dell’intensificarsi delle tragedie belliche, quelle di cui si parla, dall’Ucraina alla Palestina, come quelle su cui tutti tacciono, dal Sudan al Sudest asiatico. Alla Leopolda tenteremo di fare una riflessione profonda su questi temi così difficili e così devastanti.

Pensierino della sera.

È morto Giorgio Armani. L’ho ricordato in questa intervista al Corriere della Sera. Credo che molti politici non abbiano colto fino in fondo la straordinaria grandezza di questa figura e anche il suo amore per l’Italia. Il modo con il quale è stato ricordato dalle Istituzioni è francamente imbarazzante. Ma come sempre in questi casi è l’affetto dei cittadini e delle persone comuni a colmare il deficit della politica e dei politici. La moda, lasciatevelo dire da chi non è propriamente un arbitro di eleganza come il sottoscritto, non è un tema da stravaganti addetti ai lavori ma un pilastro del Made in Italy e un fenomeno industriale che crea centinaia di migliaia di posti di lavoro producendo benessere e opportunità in Italia. E Giorgio Armani non era solo uno stilista ma un imprenditore che ha aiutato il Paese a crescere. Prima o poi anche le Istituzioni impareranno a capire l’importanza del dire grazie a chi crea lavoro.

Un sorriso,
Matteo

PS. Per gli aficionados di Italia Viva: è finalmente uscito il logo sotto cui correremo alle prossime regionali. Eccolo: si chiama CASA RIFORMISTA e coinvolgerà Italia Viva ma anche tutti quelli che vogliono creare uno spazio che bilanci AVS, Cinque Stelle e il nuovo PD. Lo troverete nelle regionali in Calabria, in Toscana e anche - più in là - nelle prossime sfide a cominciare dalla Campania. Ma intanto volevo farvelo vedere: vi piace? Vi leggo: [email protected]