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Elezioni 2022, Moretto: "Al Paese serve il Terzo Polo"

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Intervista di Al. Va., "il Gazzettino", 11 agosto 2022.

Sara Moretto è certa: «Se ci presentiamo alle elezioni divisi ci rimettiamo entrambi. Costruire il Terzo Polo è, prima di tutto per il Paese, una opportunità».

Moretto, veneziana, è una dei quattro parlamentari eletti in Veneto (con Davide Bendinelli, Daniela Sbrollini, Lucia Annibali) che nel 2019 hanno lasciato il Pd per aderire ad Italia Viva di Matteo Renzi. E adesso all'orizzonte si profila l'alleanza con un altro ex dem, Carlo Calenda e la sua Azione.

Onorevole Moretto, c'è mai stata l'ipotesi di una alleanza con la vecchia casa madre, il Pd di Enrico Letta?
«In realtà no, la nostra priorità è sempre stata il progetto per il Paese. Con Matteo Renzi abbiamo cercato di posizionare Italia Viva in un percorso di coerenza ma anche di novità per i cittadini. Il Pd ha fatto una scelta diversa, ha voluto ricostruire una alleanza contro la destra, a nostro avviso senza un progetto coerente per il Paese. Tenendo conto, tra l'altro, che il fronte anti-destra non è neanche mai esistito perché fin da subito Conte e Letta hanno rotto dopo anni di un fidanzamento che pareva dovesse tradursi in matrimonio».

Una alleanza solo tra Pd, Italia Viva e Azione vi sarebbe andata bene?
«Il dialogo è stato aperto con Letta, ma tutto si riduceva a una trattativa sui posti. Noi chiedevamo invece garanzie sui temi, sui programmi, a partire dalla questione energetica».

In Veneto come è stata vissuta la rottura tra Calenda e Letta?
«Dai messaggi e dalle telefonate ricevute in quelle ore ho percepito un grande disorientamento. Noi, soprattutto in Veneto. puntavamo e puntiamo a un Terzo Polo che soprattutto in questo territorio può intercettare i bisogni e le esigenze di una buona fetta di popolazione. Quando Calenda ha rotto con il Pd, abbiamo rivisto l'ipotesi di un Terzo Polo serio».

C'è da fidarsi di Calenda?
«L'obiettivo è creare un progetto diverso per il Paese. A Calenda abbiamo sempre tenuto le porte aperte, se si dovesse raggiungere una intesa non ci saranno rischi di non affidabilità. Credo che lo stesso Calenda abbia capito che se c'è una possibilità di una novità vera per queste elezioni, c'è solo il Terzo Polo al quale noi stiamo lavorando dall'inizio e che è assolutamente aperto ad Azione».

Previsioni sui risultati?
«Con questa legge elettorale è difficile fare previsioni. Se Italia Viva corre da sola puntiamo al 5%, che in Veneto dà sicuramente la speranza di fare degli eletti. Se si costruisce il Terzo Polo con ulteriori forze, l'aspettativa cresce, si punta alla doppia cifra».