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Elezioni 2022 in Trentino, Conzatti: "L'alleanza ha dato prova di sé"

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L'intervento pubblicato da "l'Adige", 27 settembre 2022.

«Sono contenta, questa intuizione dell'Alleanza Democratica per l'Autonomia ha dato piena prova di sé. Con l'elezione di Pietro Patton (senatore eletto nel collegio di Trento) ma anche in Vallagarina, ci ha fatto sfiorare di pochi centesimi la vittoria nel collegio di Rovereto e ha creato questa proposta politica solida». Sono queste le prime parole dell'ex senatrice Donatella Conzatti, che in questa tornata elettorale ha perso la sfida contro Michaela Biancofiore.

Conzatti riparte da qui, dall'Alleanza. «Eravamo già partiti in realtà, perché per le provinciali erano già stati avviati i tavoli di lavoro e la carta dei valori. Questo passaggio delle elezioni politiche non fa che rinforzarla». L'ex senatrice di Italia Viva guarda ai risultati mettendo in luce i dati positivi: «Rispetto al 2018 abbiamo registrato 5 mila voti in più rispetto alla precedente coalizione del centrosinistra che era anche autonomista all'epoca. Ora abbiamo raccolto un buon consenso anche senza il Patt, abbiamo avvicinato tante persone. Va in continuità con il lavoro di vicinanza al territorio, che continuerà. Facevo politica prima e continuerò a farla anche adesso».

Un rammarico però Donatella Conzatti ce l'ha il giorno dopo lo spoglio dei voti. «La brevità della campagna elettorale non ci ha permesso di spiegare quanto l'elezione del Senato in Trentino fosse diversa dal resto d'Italia, con questa legge elettorale unica che ci permetteva di eleggere i senatori proteggendo il territorio da eventuali candidature paracadutate o che poco avevano a che fare con il Trentino. Non è stato colto, molto voti sono andati in automatico al Senato dopo aver votato alla Camera, senza rendersi conto che nessun voto del Senato sarebbe andato sui partiti nazionali perché riguardava unicamente l'autonomia».

Il voto espresso nella città di Rovereto ha premiato Donatella Conzatti (8.256 preferenze per lei) rispetto a Biancofiore (6.153). Così come a Riva del Garda, dove ha ottenuto 3.172 voti (2.866 per Biancofiore) e ad Arco con 3.415 voti (2.797 per Biancofiore). Ha ottenuto più voti anche nella "sua" Destra Adige lagarina (vive a Nogaredo) da Mori a Nomi (ad esclusione di Pomarolo). Ci sono comuni in cui a dividere le due candidate c'è un solo voto: Brentonico, Calliano e Vallarsa, ad esempio.

«Ho notato una differenza di voto soprattutto in Rendena e mi domando se non dipenda da un esercizio un po' arbitrario di un voto troppo prossimo al territorio esercitato dal Consiglio provinciate, che non lascia libere le persone di ragionare sui grandi temi. Anche questo dipende dal poco tempo perché siamo scivolati ad elezioni anticipate per via di una scelta dei 5 stelle, della lega e di Forza Italia che io stessa e molti di noi non hanno condiviso». In questa seppur breve campagna però, secondo Conzatti, si è tornato a parlare di politica con l'alleanza democratica per l'autonomia. «Mi spiace moltissimo non portare avanti a Roma i temi sulla parità di genere: in questo governo in cui per la prima volta avremo una donna premier, è una donna con un visione completamente patriarcale ed è come fosse una legge del contrappasso. Difficilmente raggiungeremo quei temi di reale parità, quelle condizioni di contesto in cui le donne e uomini abbiano le stesse possibilità. Diritti costituzionali, insomma». Prossimo obiettivo elezioni 2023 in Trentino: «Mi sono accorta di quanto avessi voglia di discutere di politica e ora torneremo a farlo».