L'intervento su "il Tirreno", 26 settembre 2022.
Il progetto Terzo Polo «esiste» — è il commento di Cosimo Ferri, parlamentare uscente di Italia Viva che è stato ricandidato — e ha trovato consenso in un'area importante del Paese. La prima analisi da fare adesso è quella per capire se il centro destra rimane unito. Il vero problema di Giorgia Meloni, adesso, sarà come gestire Salvini e Berlusconi. Trovandosi nella non facile condizione di vincitrice che deve governare con due sconfitti. Deve gestire il successo suo personale e del partito con due alleati in difficoltà».
Un quadro che apre un altro scenario possibile, a detta di Ferri: «Uno schema europeista dove il terzo polo può essere determinante insieme a Forza Italia, Lega dei governatori e il Pd di Bonaccini. Perché una cosa è certa: con il Pd si attestato sotto il 20%, il segretario Letta dovrà fare le valige».
Con elementi anche più locali, ma non per questo meno interessante, la primissima analisi di Alice Rossetti, anche lei candidata per Italia Viva: «L'affluenza è stata bassa ed è calata ulteriormente. Allora, due domande la classe politica se le dovrà pur fare. Qualcosa che non va c'è. Per quanto ci riguarda, noi rimaniamo un Terzo Polo, quindi parte a sé rispetto sia a coalizione di centro destra che di centro sinistra. Siamo sempre stati onesti con il nostro programma elettorale senza false promesse e siamo stati premiati per coerenza e per serietà. Dovremo continuare a percorrere questo tipo di strada, con Calenda e con questa coalizione che — se fossimo partiti due mesi prima — sarebbe andata sicuramente meglio. Il risultato nazionale avrà ripercussioni anche su Massa, per capire anche le dinamiche locali in vista delle elezioni amministrative del prossimo anno».