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Elezioni 2022, Annibali: "Non smetto, si può fare politica anche fuori dal Parlamento"

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Intervista di V. Pic., "Corriere della Sera", 30 settembre 2022.

Eletta. E invece no. Nel caos da riconteggio, è rimasta fuori dal Parlamento, tra gli altri, Lucia Annibali di Italia Viva.

Quando ha saputo che non aveva vinto più?
«In realtà all'inizio sembrava che non ce l'avessi fatta. Poi invece Roberto Calderoli ha riaperto i conteggi paventando errori di calcolo nella ripartizione dei seggi proporzionali. C'è stato tutto un capovolgimento e pareva di sì. Poi di nuovo sono sorti dei dubbi. Alla fine ieri i conteggi del Viminale hanno detto di no».

Come l'ha presa?
«Più che altro c'erano questi rnessaggini che arrivavano...».

Di chi?
«Parenti e amici. E non facevo in tempo a smentire».

Cosa?
«La situazione che cambiava. Prima arrivavano i: "Mi dispiace". E io invece, nel frattempo, sapevo di avercela fatta. Poi, quando si è diffusa la notizia che i riconteggi mi davano per eletta, sono arrivati i complimenti. Ma intanto io avevo saputo che non era vero».

Cosa ne pensa dell'accaduto?
«Mah. Era un meccanismo un po' complesso».

Ne ha parlato con Renzi?
«Sì, è lui che mi chiamava dicendomi che c'erano delle speranze e poi invece no».

E con Ettore Rosato, il suo collega di partito che ha scritto questa legge elettorale?
«No, in qualsiasi legge elettorale c'è un meccanismo. Mi dispiace un po' per i risultati».

Quali risultati?
«A Firenze città ho avuto oltre il 13%. È andata molto bene. Al proporzionale ho preso oltre 70 mila preferenze. Un risultato abbastanza importante. Mi spiace che vada sprecato...».

Il Pd dice che la vittoria del centrodestra è colpa vostra.
«Per il Pd è sempre colpa di qualcun altro. Che sia andata male per loro è abbastanza evidente. Credo debbano aprire una delle famose "riflessioni del Pd"».

Ma non ha pensato che in caso di alleanza ora sarebbe eletta?
«L'alleanza col Pd è complessa. Abbiamo modi diversi di raccontare la realtà».

Renzi ha detto che questo governo durerà poco. Lei?
«Non so che ha in mente. Io sono per la stabilità. Dopodiché devi esserne all'altezza».

Cosa farà ora?
«Andrò dai miei genitori che non vedo da due mesi e dalla mia nipotina. Poi si vedrà. L'attività politica si può fare anche da altri luoghi, non solo in Parlamento».

Lei porta su di sé i segni della lotta per l'affermazione delle donne. Ne ha sempre difeso i diritti. Cosa pensa del fatto che può esserci una prima donna premier?
«Non è importante che sia una donna o che sia un uomo ma che faccia bene. Non è detto che una donna faccia meglio di un uomo e viceversa».