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Eletta Silvia Fregolent: "Parma, una realtà che mi ha subito conquistata"

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L'intervento pubblicato dalla "Gazzetta di Parma", 27 settembre 2022.

«Parma, una realtà che mi ha conquistata subito. Una realtà produttiva importante, una città entusiasmante e viva. Tornerò nei weekend per mantenere i contatti con questa comunità, ho già individuato dove stare». Silvia Fregolent, candidata capolista di Azione Italia Viva al Senato nel collegio plurinominale dell'Emilia Romagna, ha saputo di essere stata eletta ieri sera («Mi ero predisposta all'insuccesso, meglio una buona notizia inaspettata, piuttosto che una brutta»).

50 anni, originaria di Torino, una laurea in Giurisprudenza, è convinta che se si viene eletti in un territorio con quel territorio si devono mantenere i legami, per rispetto della fiducia ottenuta e per consolidare i rapporti costruiti: «Questa è la politica. Inoltre il rischio è che, senza una rappresentanza, il territorio si depauperi». Il senso di responsabilità cresce se ci si trova nel cuore della «food valley», nota nel mondo per le sue eccellenze: «Realtà come Parma o come Alba, "gemellaggio" che non cito a caso viste le analogie di capitali Unesco, sono simboli di eccellenza, di alta qualità dell'agroalimentare, modelli produttivi di grande valore che hanno bisogno di essere supportate dalla classe politica».

Nel 2019 aderisce al nuovo partito di Matteo Renzi Italia Viva, formazione alleata di Azione in questa tornata elettorale. «A Parma città abbiamo raggiunto un risultato straordinario. Questo significa che c'è una borghesia moderata che aveva bisogno di sentire un linguaggio altrettanto moderato. E aveva bisogno di ascoltare la nostra proposta europeista. Sono venuta più volte durante questa campagna elettorale e ad ogni incontro ho ricevuto mail di riscontro in cui le persone mi esprimevano apprezzamento personale e politico. Parma è una città che merita attenzione nazionale e regionale. Mi impegno a far sì che questo accada. E io non sono una persona che molla facilmente».

Restando sui temi locali ed entrando nel merito, la neo senatrice estrae dall'arco la freccia delle infrastrutture: «Venendo più volte ho fatto la vita dei parmigiani. Ho toccato con mano quanto bisogno c'è di infrastrutture».

Determinata, convinta, decisa a portare a casa risultati, Fregolent vede un futuro incerto per il Paese: «Sono preoccupata, ma non per i motivi che dicono nel Pd. La Meloni sta al fascismo come Letta sta al comunismo. Da un lato ci sono le persone che fanno il saluto romano e dall'altro quelli con il pugno chiuso. Non è questo il problema. Il tema vero sono le ricette che la Meloni propone per uscire dalla crisi e per costruire un Paese diverso. Noi dobbiamo puntare e investire sulle proposte. L'Italia aveva bisogno, e ne ha avuto l'opportunità, di uno schieramento riformista che affrontasse i problemi in modo serio proponendo soluzioni credibili. Non si è fatto, non per colpa nostra ma per colpa del Pd».