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Dl Rilancio, D'Alessandro: "Professionisti esclusi dai finanziamenti: è uno scandalo, faremo battaglia"

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L'iniziativa di Camillo D'Alessandro, parlamentare di Italia Viva.

Il Dl Rilancio si rivela una beffa per i professionisti. La protesta è enorme, come riporta oggi il quotidiano "il Dubbio" e coinvolge gli ordini e gli organi politici di 2,3 milioni di professionisti. Che ora alzano la voce contro il Governo, contestando la discriminazione ai loro danni contenuta nel decreto Rilancio: bonus più bassi e finanziamenti off limits. E la colpa dei professionisti sembra essere una soltanto l'iscrizione agli enti di previdenza privati.

Ora Cnf e i Consigli nazionali degli altri ordini hanno intenzione di scrivere al governo per fermare questa ingiustizia.

II passaggio incriminato è racchiuso nell'articolo 25, che riconosce il contributo a fondo perduto del 10%-15%-20%, ai soggetti esercenti attività d'impresa e lavoratori autonomi, titolari di reddito agrario e di partita Iva, il cui fatturato del mese cli aprile 2020 risulti inferiore ai due terzi dell'ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese cli aprile 2019, nonché a coloro che hanno iniziato l'attività a partire dal primo gennaio 2019.

Ed è al comma 2 che avviene l'esclusione dei professionisti: tra i soggetti non aventi diritto ci sono, infatti, anche tutti coloro che risultano iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria. Un passaggio ritenuto discriminatorio dalle rappresentanze istituzionali dei professionisti. A protestare sono il Consiglio nazionale forense, il Consiglio nazionale consulenti ciel Lavoro e i Consigli nazionali di ingegneri, agronomi e forestali, agrotecnici, architetti, assistenti sociali, commercialisti, geologi, geometri, giornalisti, notai, periti, psicologi, doganali, tecnici alimentali, chimici, fisici, infermieri, ostetrici, tecnici sanitari e veterinari, che denunciano "una scelta inaccettabile, che dimostra una volta di più un atteggiamento sostanzialmente punitivo della politica nei confronti di un settore determinante per il sistema economico del nostro Paese".

In attesa del testo ufficiale anche la politica si mobilita, con Camillo D'Alessandro, capogruppo di Italia Viva in Commissione Lavoro alla Camera, che annuncia "battaglia in Parlamento", come riporta il "Corriere della Sera", "per una scelta grave e sbagliata".