La notizia pubblicata da "il Tempo", "il Messaggero" e altri quotidiani, 7 giugno 2022.
Sala deserta e zero domande per l'audizione in commissione Finanze e Bilancio alla Camera del ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti sul dl Aiuti. Alla seduta ha partecipato in presenza solo il presidente della commissione Luigi Marattin (Iv), collegati da remoto 15 deputati su un totale di 94 deputati (48 della Finanze e 46 della Bilancio), tra questi solo due leghisti (Comaroli e Ribolla) sui complessivi 17 esponenti del Carroccio (8 a Finanze e 9 a Bilancio).
Al termine dell'audizione, il presidente Marattin ha annunciato il via alle consuete domande ma nessuno dei deputati ha chiesto la parola, evento estremamente inusuale considerato il 'peso' del ministro, il provvedimento ed la congiuntura storica ed economica.
Marattin ha preso l'impegno ''condiviso, immagino, con il presidente Melilli (commissione Bilancio), di rivedere in senso ancor più restrittivo le audizioni nei provvedimenti di cui saremo responsabili, perché così mi sembra non facciamo una bella figura né nei confronti di chi chiamiamo né di chi ci guarda. Ringrazio molto il ministro Giorgetti e mi scuso per quanto accaduto''.
"I deputati hanno pieno diritto di fare oppure non fare domande, ci mancherebbe altro" ha poi spiegato Marattin all'Adnkronos.
"Ma - sottolinea Marattin - penso anche sia giusto prendere atto delle situazioni e cercare, tutti insieme, modalità più efficienti (e più rispondenti ai bisogni dei deputati) di svolgimento della fase conoscitiva dei provvedimenti".
"Perché - ha concluso Marattin - non penso ci facciamo una bella figura a chiamare un ministro in audizione e poi non fargli neanche una domanda''.