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Dl Agosto, normativa su Borsa Spa, Marattin: “Necessario un approfondimento”

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L'intervento pubblicato da "Milano Finanza", 12 agosto 2020.

Quale che sia il suo destino nel decreto Agosto, la norma blinda Borsa spa e Mediobanca non finirà nel cassetto. Se nella serata di ieri i tre commi dell'articolato circolato nelle bozze dei giorni scorsi erano ancora in bilico (con il pallino ancora in mano alla Presidenza del Consiglio), Luigi Marattin, economista di Italia Viva, il partito che più si è opposto alla trovata dell'esecutivo, parlando con MF-Milano Finanza, commenta il possibile ripescaggio parlamentare delle disposizioni.

La chiusura di ltalia Viva, spiega il deputato (neoeletto presidente della commissione Finanze della Camera), non è totale e lascia spiragli per un approfondimento in sede di conversione del decreto legge.

«La nostra opinione, condivisa anche da altri pezzi importanti di maggioranza, è che questioni così importanti (quali le prospettive dei nostri mercati regolamentati, a maggior ragione in un momento così cruciale per l'integrazione europea) abbiano bisogno di altre modalità rispetto a quelle che abbiamo visto in essere su questo tema (e altri, vedi ad esempio rete unica di telecomunicazioni)».

Marattin non è convinto della ratio della norma su Borsa spa in particolare, ma anche su Mediobanca, ma non chiude la porta a un approfondimento: «Prima di approvare norme che configurano drastiche modifiche del codice civile e in palese contrasto sia con la disciplina comunitaria sia con la tutela della concorrenza, preferiamo pensarci meglio. lo conversione ciel dl Agosto ci sarà sicuramente modo di avere un confronto più ampio, che possa beneficiare anche di audizioni dei rilevanti stakeholders. Al fine di poter decidere in condizioni migliori, e con tutte le informazioni rilevanti».

Come anticipato da MF-Milano Finanza l'articolo in questione, come scritto nelle bozze, modificava con i primi due commi la disciplina del golden power, di fatto trasformandolo in modo da rendere obbligatoria la notifica della prevista ascesa della DelFin di Leonardo Del Vecchio fino al 20% di Mediobanca. Mentre il terzo dava a Consob maggiori poteri nel passaggio di quote dei mercati regolamentati e quindi appunto Borsa spa, in predicato di essere ceduta da Lse Group nell'ambito del merger con Refinitiv. Il modo in cui erano state scritte le norme ha però suscitato molte perplessità, non solo della politica. A questo punto però in Parlamento potrebbe forse esserci spazio per riformularle e mettere tutti d'accordo.