Europa inhomepage elezioni 2022

Il Discorso sull'Europa di Renzi: "L'Europa è la nostra casa, il nostro sogno, il nostro futuro"

Le attività ed i successi che portiamo avanti dipendono dall'impegno di ognuno di noi. Ogni contributo è importante.
dona italiaviva

Il discorso pronunciato presso il Teatro Romano di Fiesole, 23 settembre 2022.

"Siamo al Teatro Romano di Fiesole, con alcuni amici, per dare un senso finale a questa campagna", ha esordito Renzi, pronunciando il suo Discorso sull'Europa. "Durante la campagna elettorale, abbiamo deciso di andare in alcuni luoghi simbolici, per parlare di contenuti. E così, siamo stati ad Ercolano, per parlare di cultura, e in una fabbrica, lo stabilimento Piaggio di Pontedera, per parlare di lavoro. Siamo stati a Milano per parlare di città, a Ischia, per parlare di giustizia, a Palermo per parlare di reddito di cittadinanza". "Abbiamo cioè scelto - ha proseguito Renzi - di non fare discorsi autoreferenziali, ma di ragionare sui contenuti".

"Oggi, qui, ragioniamo di Europa", ha detto Renzi. "Il punto di forza della nostra campagna, è stata mettere insieme Azione e Italia Viva. Ma nel nostro simbolo c'è scritto soprattutto Renew Europe". E, dunque, Renzi sceglie di approfondisce un concetto: cosa significa, oggi, rinnovare l'Europa.

"Noi - ha detto - siamo quelli che combattono ogni giorno per gli Stati Uniti d'Europa. Siamo quelli che riprendono il sogno nato a Ventotene". Al contrario, "mettere confini fa male, il sovranismo fa male", perché "l'Europa ha bisogno della capacità dell'Italia di guardare al mondo senza confini". "Quando si parla di Ventotene, non si parla solo di un'isola, si parla di uno stato della mente, e noi siamo lì, quando chiediamo la nascita degli Stati Uniti d'Europa".

A tal fine, Renzi ricorda l'importanza di investire non solo sulla comune difesa, ma soprattutto in cultura: "Dobbiamo dire ai nostri ragazzi che l'Europa è quella casa comune che permetterà loro di essere protagonisti nel mondo che cambia". "Noi non siamo quelli che dicono che con la cultura non si mangia, noi pensiamo che arte e cultura siano connaturate alla nostra identità": ecco il senso profondo dell'essere in un Teatro Romano. "Essere cittadini europei - dice Renzi, ricordando la 18 App - significa leggere un libro, andare a teatro, andare al cinema".

Renzi dedica poi un passaggio alla crisi in Ucraina. "Il recente discorso di Putin è impressionante: oggi l'ipotesi della guerra nucleare non e' pi un tab. Berlusconi giustifica l'invasione russa, Conte non spiega la presenza dei soldati russi a Bergamo: serve serietà in politica estera, rispetto del diritto internazionale. In Ucraina rivendichiamo con orgoglio l'invio di armi e le sanzioni. Ma diciamo anche che l'Europa deve individuare un rappresentante europeo, serve accanto all'iniziativa sanzionatoria un'iniziativa diplomatica".

Spazio anche ad un commento sulle recenti dichiarazioni di Ursula Von Der Leyen, alla quale "diciamo con rispetto che non ci attendiamo che dia un giudizio sul diritto democratico degli italiani di scegliere da chi devono essere rappresentati. Faremo di tutto perché Meloni non governi ma rispetti il suo ruolo e ci aiuti a fare dell’ Europa un luogo nel quale il presidente della commissione possa essere eletto direttamente. Non facciamo sembrare l’Europa un tribunale delle burocrazie che decide chi è buono e cattivo". "Serve - ha proseguito Renzi - l’elezione diretta del presidente della commissione, servono le liste transazionali, serve l’esercito europeo. Rendiamo l’Europa davvero democratica”.

E ancora, Renzi ha dedicato una riflessione all'Ungheria - "chiediamo all'Ungheria di Orban di rispettare le regole europee, non chiediamo una cortesia, chi non rispetta le regole non può accedere al portafoglio europeo", ha detto - e ai Balcani, sottolineando che "la storia ci dice che sono una polveriera, lo sono sempre stati, rischiano di esserlo ancora se l'Europa non li coinvolge da subito, a cominciare dall'Albania".

Spazio, infine, al Mediterraneo e al'Africa, quando Renzi, nel suo discorso, ha ricordato l'impegno del suo governo nei riguardi del continente africano.

"C'è bisogno di un grande sforzo per dire che l'Europa deve essere la casa della democrazia. Ecco perché abbiamo deciso di dedicare del tempo a questa riflessione, in conclusione della campagna elettorale. E perché lo abbiamo fatto' Perché siamo profondamente diversi dagli altri schieramenti in campo", ha detto Renzi, in conclusione. "Tutti gli altri schieramenti hanno esponenti che proponevano l'uscita dall'Europa e dall'Euro", ha proseguito. "Siamo soltanto noi, dunque, quelli che hanno la forza e il coraggio di rilanciare una grande scommessa collettiva. Dal Teatro Romano di Fiesole, noi ribadiamo la necessità degli Stati Uniti d'Europa. Diciamo con forza alle giovani generazioni che l'Europa è il nostro sogno, la nostra casa, il nostro futuro". "È così che si scommette sul futuro: noi oggi puntiamo a fare un grande risultato, ma accanto a questo abbiamo un obiettivo ancora più ambizioso. Dal 26 settembre inizierà la nostra cavalcata: con Azione e Renew Europe lavoreremo per creare un nucleo fondativo di quello che - non ho paura a dirlo - potrà essere il primo partito alle elezioni europee del maggio 2024. Noi abbiamo una casa comune, l'unica in cui si stanno costruendo gli Stati Uniti d'Europa, e questa casa è Renew Europe", ha concluso Renzi.


Chi lo desidera può rivedere l'intero discorso a questo indirizzo o qui di seguito.