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Dimissioni Fioramonti, Toccafondi e Sbrollini: "Mai presente, come poteva cambiare la scuola?"

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Il commento dei nostri capogruppo in Commissione Cultura, alla Camera e al Senato, alle dimissioni di Fioramonti.

"Se veramente ci si vuole battere per avere più risorse per la scuola bisogna stare in Parlamento, non all'estero, non a presentare un libro o a fare conferenze stampa". Lo dichiarano Gabriele Toccafondi e Daniela Sbrollini, capogruppo di Italia Viva in commissione Cultura alla Camera e al Senato, a proposito delle dimissioni annunciate dall'ormai ex ministro dell'Istruzione, Lorenzo Fioramonti.

"In quattro mesi - ricordano Toccafondi e Sbrollini - questa maggioranza ha votato un decreto scuola, con 50mila assunzioni e risorse. Non è quanto volevano ma, nella legge di Bilancio, risorse per l'istruzione ce ne sono. Tutto questo grazie ai parlamentari di maggioranza, perché di contributi del Miur ne abbiamo visti pochi e soprattutto non abbiamo mai visto il ministro".

"Alla luce di queste considerazioni - aggiungono i nostri parlamentari - le dimissioni di Fioramonti stupiscono: se veramente ci si vuole battere per avere più risorse bisogna essere presenti nelle sedi istituzionali in cui si decide e non all'estero o a presentare libri".

"Ora auspichiamo che chi arriverà in Viale Trastevere, abbia a cuore la scuola, l'università e la ricerca, e non la propria visibilità. Se così farà, potrà contare su tutta la nostra disponibilità a lavorare e trovare soluzioni, come è stato sia per il decreto scuola che per la legge di Bilancio. Abbiamo sempre detto che la scuola e l'università hanno bisogno di risorse ma anche di riforme che partano da concetti come: qualità, merito, valutazione, autonomia. A noi interessa parlare del futuro dei nostri percorsi di istruzione e quindi del futuro dei nostri ragazzi. Lasciamo ad altri parlare del proprio futuro", concludono i nostri capogruppo.