territori Infrastrutture

Diga di Vetto, Italia Viva Reggio Emilia: "Avanti col progetto originario"

Le attività ed i successi che portiamo avanti dipendono dall'impegno di ognuno di noi. Ogni contributo è importante.
dona italiaviva

La nota stampa pubblicata su "Nextstop Reggio" e "Redacon", 6 aprile 2022.

Un paio di giorni di pioggia, una spolverata di neve in Appennino, un marzo quasi normale anche se freddo…

Non basta certo a risolvere i problemi di approvvigionamento idrico dell’Emilia in generale e di Reggio Emilia in particolare. Non commettiamo l’errore di dimenticare la grande sete perché oggi è arrivato un bicchiere.

I nostri problemi idrici, enfatizzati dal cambiamento climatico, restano ancora. E sono di vario tipo:
– la mancanza di acqua per uso civile ma soprattutto agricolo ed industriale;
– la qualità dell’acqua che, per la sua scarsità, diventa spesso concentrato di sostanze pericolose (basti pensare all’acqua salata che risale fiumi e canali in secca);
– l’eccesso di acqua quando su terreni impreparati arrivano piogge torrenziali o vere e proprie “bombe d’acqua”.

Un grande (e sottolineiamo “grande”) bacino idrico artificiale è “garanzia” di acqua pulità necessaria per la tutela dell’ecosistema esistente e per le culture agricole di qualità tipiche del nostro territorio.

Un grande invaso permette la produzione di energia elettrica pulità e rinnovabile e a costi vantaggiosi, oggi più che mai indispensabile, senza contare le potenzialità dello sfruttamento turistico del territorio.

Abbiamo quindi visto con favore la dichiarazione di alcuni giorni fa del presidente Bonaccini: “la diga di Vetto si farà”. Non possiamo però approvare la successiva dichiarazione sul valutare ancora dimensioni e modalità. Una valutazione che riporta indietro di 30 anni la realizzazione della diga. Non è più il momento di discutere o di “valutare”, questo tempo è già passato.

È ora di assumersi la responsabilità politica di una scelta coraggiosa, in grado di raccogliere le sfide che i cambiamenti climatici e la crisi energetica ci pongono davanti, per garantire il futuro a questo territorio e ai suoi cittadini.

Un piccolo invaso sarebbe completamente inutile sia perché rischierebbe di essere svuotato nei mesi estivi sia perché non sarebbe in grado di produrre energia elettrica a costi vantaggiosi. Per questo noi sosteniamo che la diga di Vetto vada realizzata partendo dal progetto originario del “grande invaso”.