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Decreto Semplificazioni, via alle novità. Marattin: "La politica quando vuole supera le divisioni"

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La notizia su "il Sole 24 Ore" e altri quotidiani, 28 luglio 2022.

Tra le ultime novità approvate dall'Aula della Camera al decreto Semplificazioni, spicca quella sulla crisi d'impresa e le nuove soglie per far scattare le comunicazioni di Entrate e Inps. Come chiesto dal presidente della Commissione Finanze, Luigi Marattin (Iv), le imprese non saranno più ritenute a rischio insolvenza se il loro debito con l'Erario è inferiore al 10 % del loro volume d'affari. Stop quindi a segnalazioni per debiti Iva anche di poco superiori a 5mila euro, sottolinea Marattin, che alla fine hanno prodotto solo una lunga serie di lettere di compliance da parte del Fisco e messo in difficoltà imprese e professionisti. Ora si pone rimedio e la soglia viene agganciata, come detto, al volume d'affari e comunque per debiti superiori a 20 mila euro.

Ma non c'è solo la crisi d'impresa tra le modifiche su cui la prossima settimana il Senato darà il via libera definitivo. Come anticipato martedì scorso, con il decreto Semplificazioni arriva la cancellazione del limite temporale alla cessione dei crediti d'imposta rimasti incagliati nei cassetti fiscali, così come la cancellazione del tetto comunitario del de minimis all'utilizzo da parte delle imprese per tagliare le bollette di luce e gas.

Via libera della Camera anche al pacchetto di snellimento delle misure fiscali per il terzo settore a partire dalla definizione dei costi che determinano il sottile confine tra attività commerciale e non commerciale e dunque determinano l'accesso o meno alle agevolazioni riconosciute a onlus e associazioni.

Con l'ok di tutti i partiti, poi, viene corretto un errore importante sulla revisione della base imponibile Irap. L'emendamento approvato oltre a consentire a imprese e professionisti di non tener conto delle nuove regole sul peso dei lavoratori a tempo nella compilazione della dichiarazione Irap di quest'anno, reintroduce la possibilità di dedurre il costo dei lavoratori con disabilità assunti a tempo indeterminato da enti del terzo settore o da strutture della pubblica amministrazione. Deducibilità che era stata cancellata dalla norma del Dl semplificazioni. Per restare in tema di marce indietro e correzioni di errori del Dl va segnalato anche il rispristino del termine dell'invio dei modelli Intrastat al 25 del mese successivo e non più entro la fine del mese come inizialmente indicato dal Governo.

Come chiesto dalle imprese arriva anche la comunicazione smart del termine dei controlli da parte del Fisco. Il contribuente oggi sa quando inizia l'accertamento del Fisco ma non sa mai quando l'attività istruttoria ha termine. Ora con una comunicazione inviata anche via Pec o con l'App, l'agenzia delle Entrate comunicherà al soggetto sottoposto a controllo il termine della sua attività istruttoria.

Cambia anche il modello F24 che si amplia e fa spazio a sanzioni e tributi oggi viaggiano ancora su carta con il modello F23. Introdotto il principio, voluto soprattutto da Italia Viva, sarà il Mef a fissare i contorni dell'estensione e l'ambito di operatività del modello unico di pagamento telematico F24.

Inoltre, un'altra novità, voluta da Italia Viva, riguarda la digitalizzazione: i documenti contabili potranno essere conservati su qualunque formato elettronico.

In tema di estensioni si allarga alle Università statali e non statali legalmente riconosciute e agli enti di ricerca la certificazione delle spese per investimenti in ricerca e sviluppo e di innovazione tecnologica.

Arriva al traguardo la possibilità di ulteriori cessioni dei crediti relativi al Superbonus e agli altri bonus edilizi per cui la prima cessione fosse stata comunicata all'Agenzia delle Entrate prima del 1° maggio 2022. Si libereranno così molti dei vecchi bonus edilizi incagliati. L'emendamento presentato dal governo e anticipato sul Sole 24 Ore del 26 luglio è stato infatti approvato ieri dalla Camera e va ora al Senato per la ratifica finale. Con questa approvazione, Mario Draghi mantiene la promessa fatta nel suo ultimo discorso al Senato di favorire lo sblocco dei crediti del Superbonus ed evitare così il fallimento di migliaia di imprese. Il relatore del decreto semplificazioni, il presidente della commissione Finanze Luigi Marattin, ha detto che la norma «è stata approvata all'unanimità» sottolineando che «la politica, quando vuole, supera le divisioni».