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Ddl Zan, Danti: "Colpa di chi ha voluto andare allo scontro sapendo di perdere"

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L'intervento dell'europarlamentare di Italia Viva su "la Repubblica" ed. Firenze, 30 ottobre 2021 

 

Dopo il voto sul ddl Zan, è stato subito alzato il dito contro Italia Viva da parte di Pd e M5S, Nicola Danti lei cosa risponde?

«Che ovviamente è una falsità. Serve per mascherare l'ennesima prova della loro incapacità politica. Ormai dare la colpa a Renzi è un passaporto per sottrarsi da ogni responsabilità. Presto lo accuseranno anche del mutamento climatico».

 

Come mai secondo lei sono così certi che i franchi tiratori appartengano al partito di Matteo Renzi?

«Sanno anche loro che non è così. Lo sanno e fanno finta di non sapere. Perché è sufficiente tra l'altro una semplice operazione matematica per capirlo. E talmente semplice che dovrebbe riuscire perfino ai 5 Stelle. Quasi a tutti».

 

Giovedì c'è stato un duro botta e risposta, l'ennesimo, tra Enrico Letta e Matteo Renzi...

«E l'ennesimo scontro tra due visioni della politica: una teorica e inefficace della politica, l'altra abituata a portare a casa il risultato come dimostra la nostra legge sulle unioni civili. È singolare un fatto però: Letta è diventato così severo all'indomani della sua elezione a Siena. Fino ad allora Renzi e Italia Viva erano alleati preziosi. Lo sa bene il consigliere regionale Stefano Scaramelli il cui telefonino era incandescente».

 

Per lei invece da che parte stanno le colpe?

«Non è una questione opinabile: la colpa è di chi ha scelto di andare allo scontro pur sapendo di andare incontro alla disfatta. Renzi aveva anticipato tutto prima dell'estate. Come spesso accade ha avuto ragione».

 

 

Chi vuole può leggere il resto dell'intervista a questo indirizzo.