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Ddl Zan, Boschi: “Affossata da Dem e M5s con una strategia suicida. Lezione per il Quirinale”

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Estratto dell'intervista di Barbara Jerkov, "il Messaggero", 28 ottobre 2021.

Presidente Boschi, l'avete affossata voi di Italia Viva la legge Zan in Senato?
«No», risponde secca la presidente dei deputati renziani. «La legge l'hanno affossata M5S e Pd con una strategia suicida. Da mesi diciamo che con lo scrutinio segreto non ci sarebbero stati i voti, a meno di cercare di allargare la maggioranza concordando delle modifiche al testo. Purtroppo hanno scelto il muro contro muro. E questi sono i risultati. I "traditori" Conte e Letta li devono cercare tra i loro senatori».

Ha sentito gli applausi del centrodestra subito dopo il voto? Vuoi dire che in questo Parlamento c'è chi una legge contro l'omofobia in realtà non l'ha mai voluta?
«Una brutta, brutta pagina. È una sconfitta per tutti che la legge sia stata affossata. Altro che applausi. C'è solo tanta amarezza. Dispiace per le tante persone che avrebbero potuto avere qualche tutela in più».

È un fatto che da mesi il testo non convinceva nemmeno voi e chiedevate modifiche. Proprio ora che Letta aveva aperto salta tutto?
«Noi avevamo chiesto modifiche per migliorarlo, ma soprattutto per avere una maggioranza più ampia e assicurare la sua approvazione. Proprio perché la legge la volevamo davvero. Noi siamo quelli che hanno approvato la legge sulle unioni civili proprio perché siamo stati capaci di trovare un testo condiviso e poi abbiamo avuto il coraggio di mettere la fiducia. Oggi, invece, abbiamo visto un brusco passo indietro rispetto alla stagione dei diritti del governo Renzi: qualcuno ha preferito tornare a fare proclami senza voler davvero portare a casa i risultati che le cittadine e i cittadini aspettavano da tempo e che avrebbero cambiato la vita di molti».

Renzi assente, nota Fedez, «era in Arabia Saudita anziché votare per i diritti». lo accusa. Cosa risponde?
«Che fosse a Ryad o a Rignano o in aula non sarebbe cambiato nulla purtroppo. La matematica non è un'opinione. Il suo voto non sarebbe stato comunque determinante».

Ancora una volta i franchi tiratori hanno scritto un pezzetto di storia parlamentare. In vista del voto per il Quirinale non proprio rassicurante.
«Proprio per questo, quando si tratterà di scegliere il Presidente della Repubblica servirà la maggioranza più ampia possi bile».


Chi lo desidera può leggere l'intervista completa a questo indirizzo.