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Danti: Programmi riformisti, porte aperte a chi ci sta

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Colloquio con Nicola Danti di Luigi Caroppo per "La Nazione"

Italia Viva non scopre le carte. E semmai chiede al Pd di metterle sul tavolo. Aspetta che dal segretario toscano dem Fossi parta una chiamata. Finora cellulari muti, messaggi pure, emoticon sorridenti anestetizzati. Insomma un`estate da quasi separati in casa nella coalizione del centrosinistra. Ma potrebbe bastare una scintilla per far ritrovare l`intesa.

«In Toscana e a Firenze, Renzi non ce l`ha con il Pd» si continua a dire. Buonissimi i rapporti con il presidente toscano Giani mentre le bordate dal leader di lv verso Palazzo Vecchio non sono certo occasionali. Nicola Danti, europarlamentare e coordinatore toscano di Italia Viva, ribadisce strategia e obiettivi puntando il dito alla svolta da dare alla sanità pubblica in Toscana. Fa capire che dal centro riformista le porte sono aperte. E non solo guardando al Pd. Primarie di coalizione? Meglio di no. Insomma Italia Viva sta alla finestra non chiudendo a esperienze (in Toscana lv ha un tesoro del 10 % con punte superiori a Firenze).

Danti, il segretario toscano del Pd Fossi nell`intervista a La Nazione ha lanciato un messaggio preciso a Italia Viva dicendo che alle amministrative non c`è spazio per le terze vie, si sta di qua o di là.

«A noi interessano i programmi. Laddove si offre ai cittadini una proposta basata sul riformismo ci siamo».

Non sono già maturi i tempi per un confronto schietto?

«Penso che il confronto sia un elemento prezioso, da mantenere vivo sempre. Ad esempio anche quando si scelgono persone chiamate a guidare importanti aziende, fondamentali per lo sviluppo di un territorio».

Non le sembra che per il voto di Firenze e Prato si senta parlare più di nomi che di programmi condivisi?

«Sono d`accordo. Da parte nostra, converrà che non ci sia stato però nessun contributo al totonomi».

Italia Viva che strategia vuol mettere in campo per difendere queste piazze?

«Quella di sempre: proposte e idee. L`unica strada che conosciamo».

Può dire con estrema chiarezza, onde sgombrare il campo dagli equivoci, che Italia Viva fa e farà parte della coalizione di centrosinistra?

«Come le ho detto, per noi contano i programmi».

L`esperienza che state portando avanti nella maggioranza regionale sta dando frutti nella prima metà del mandato Giani.

«Che è stato eletto presentando un programma di riforme e sostenuto da un`alleanza che non presentava cedimenti al populismo e al radicalismo. Ci piacerebbe confrontarci su temi precisi, come la sanità. È arrivato il momento di operare scelte efficaci. Per ora assistiamo solo a un valzer delle poltrone dei direttori francamente poco comprensibile, con l`assessore Bezzini in un angolo. Al di là di annunci e j`accuse al governo è arrivato il momento di cambiare passo...».

Stella di Forza Italia sta tirando per la giacchetta Italia Viva.

«Non posso certo dire a Stella quello che deve fare. So che Italia Viva manterrà dritta la rotta. Come ha sempre fatto».

Italia Viva come sta in Toscana? Ha un potenziale del 10 per cento, ma l`addio di Sguanci ha fatto rumore.

«Spiace che Maurizio abbia deciso di operare questa scelta. Diciamo però in tutta franchezza che il suo addio non sposta gli equilibri del nostro partito».

Europee, Amministrative e Regionali: i prossimi due anni saranno fondamentali, sarebbe contento se...

«Italia Viva riuscisse come ha fatto finora a portare un contributo di idee e proposte».

Secondo lei dentro il Pd è finita la sindrome renziana o c`è ancora chi auspica la diaspora di coloro che sono stati vicini al segretario e premier?

«Dovessero andarsene tutti quelli che erano vicini a Renzi quando era leader, temo che il Pd non avrebbe più un dirigente».

Italia Viva vuole primarie di coalizione per i candidati sindaci specialmente per Firenze e Prato?

«Siamo contrari a eventuali primarie di coalizione che rischierebbero di far saltare un`alleanza magari costruita con fatica. Il momento è complesso e delicato, la fase a vocazione maggioritaria del Pd mi pare un ricordo. Adesso è tempo di confronti poli- tici che permettano, se possibile, di convergere su un programma e, successivamente, su un candidato».

Saccardi, Toccafondi, Casini saranno in pista?

«In Italia Viva lo siamo tutti. Stiamo parlando di politici e amministratori che hanno fatto bene sempre. Ognuno di loro ha potenzialità che cercheremo di valorizzare nell`interesse di tutti».

Renzi capolista per le Europee con lei in corsa?

«Matteo è in campo per dare vita a una proposta competitiva anche in Italia a Renew Europe. E` l`unica possibilità per sottrarre il nostro Paese a un bipolarismo tra populisti e sovranisti che sta spingendo l`Italia ai margini della politica europea. Renzi non ha mai avuto paura del voto e del giudizio degli elettori. Vedremo».