Colloquio con Nicola Danti di Luigi Caroppo per "La Nazione"
Nicola Danti, il suo partito, Italia Viva, è stata chiaro nel post voto chiedendo al Pd che strada vuol imboccare.
«Ormai nessuna posizione è garantita e se non vogliamo perdere prima Firenze e poi la Regione è bene cambiare radicalmente sistema - sottolinea il coordinatore regionale- In questi ultimi tempi il Pd ha pensato di colmare il vuoto di proposta politica con l`occupazione dei posti di potere: il risultato è sotto gli occhi di tutti. Senza una proposta chiara e senza azioni di governo efficaci i cittadini ti puniscono alle elezioni. Non ho mai discusso con Fossi di tutto questo. E` arrivato il momento».
Italia Viva è disponibile a ripetere a Firenze, Prato e nelle altre piazze del `24 il modello maggioranza Glani da Sinistra a Italia Viva?
«Noi siamo disponibili ad allearci sulle basi di un programma e di una proposta condivisa. Il metodo deve essere quello del confronto e della pari dignità, a cominciare dall`individuazione dei candidati a sindaco. Non siamo certo disponibili ad accettare qualsiasi cosa in nome di uno schema che non esiste più o in cambio di qualche vicequalcosa. Lo abbiamo già dimostrato».
Non è che il Pd vi considera come ruota di scorta da tirare fuori quando c`è bisogno?
«Ci vive con imbarazzo, lo vediamo a Firenze. Mi sembra di poter dire che una buona parte della classe dirigente del Pd abbia meno problemi a presentarsi accanto ai 5 Stelle piuttosto che con noi. Di sicuro vorremmo maggior ascolto e attenzione per ciò che diciamo: dallo stadio di Firenze alle multe record, dalla multiutility a quello della sicurezza abbiamo espresso forti dubbi. Fino a oggi quando è andata bene siamo stati ignorati. E questo non va bene».
A Firenze molti dicono che Italia Viva potrebbe correre in solitaria se non c`è accordo.
«Partiamo da un dato numerico, l`ultimo disponibile: alle politiche di pochi mesi fa il Terzo polo ha ottenuto a Firenze il 15% dei voti. Abbiamo deciso di andare da soli in situazioni ben più critiche. Anche in questo caso il tema non è strategico ma politico: se nessuno condivide la nostra visione è giusto che ognuno vada per la propria strada».
Saccardi ha già la maglia per scendere in campo... l`abbiamo vista accanto all`ex assessore fiorentina Del Re.
«Anche io ho sorriso vedendo quella foto. Stefania ha sicuramente le capacità per essere un bravissimo sindaco e gode anche di un vasto consenso in città. Ma, per tutto quello che ho spiegato, ora è il tempo del confronto e dei programmi. I nomi vengono dopo».
Preoccupato del voto di Campi e dell`asse con Sesto, dove il Pd è in maggioranza, per scelte strategiche come l`aeroporto?
«Non sono preoccupato sono realista: a Sesto se il Pd avesse mostrato coerenza e coraggio avremmo un altro scenario e così a Campi. Le nostre idee sono sempre state privilegiate rispetto alla possibilità di avere posti in giunta, quelle del Pd ultimamente hanno dovuto cedere il passo alla voglia di poltrone».