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Danti: "Basta sirene dei 5 Stelle La maggioranza è riformista"

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L'intervento pubblicato da "la Nazione", 1 febbraio 2022.

Anche il centrosinistra toscano fa i conti con il dopo Quirinal game, settimana di passione e di partiti evidentemente in difficoltà. Entra subito in campo Italia Viva, il partito di Renzi, che ribadisce che le sirene 5 Stelle per i dem non hanno più voce.

«Da Roma arriva un segnale chiaro che credo sia bene confermare una volta per tutte anche in Toscana: poltrone e posizioni di potere non sono per noi elemento di scambio, Italia Viva è una forza seria stabilmente ancorata nel campo del riformismo - spiega Nicola Danti, coordinatore toscano di lv ed eurodeputato - Credo, o almeno spero, che il Pd anche in Toscana abbia finalmente capito e che eviterà una volta per tutte di cedere alla sindrome di Stoccolma nei confronti dei 5 Stelle. Si abbandoni una volta per tutte il dibattito surreale su quale alleanza debba governare la Toscana e ci si metta a lavorare pancia a terra: stiamo uscendo dalla crisi ma ancora dobbiamo lottare, dobbiamo intercettare tutte le opportunità che il Pnrr ci offre, dobbiamo creare uno spirito di squadra che ci permetta di vincere la sfida del futuro e che inverta una tendenza pericolosa, quella che da anni vede la Toscana sganciarsi dal treno delle regioni centrosettentrionali che corrono e progrediscono».

«Le divisioni, i teorici della decresciti infelice, i blanditori dei mille comitati, i professionisti della non decisione devono smettere di farla da padrone», continua Danti. In prima fila la questione infrastrutture: «L'Aeroporto di Firenze è l'esempio lampante: la proposta di accorciare la pista - peraltro non sufficiente a ottenere favore nel partito del niet della Piana - è uno strumento forse utile per ottenere consensi personali in qualche competizione elettorale, sicuramente non la soluzione per un'emergenza che da decenni impedisce al territorio metropolitano di cogliere opportunità e garantire sviluppo a imprese e cittadini».

E Danti tira fuori la vicenda stadio: «Vicenda emblematica: un privato si è detto disponibile a investire 350 milioni e l'opportunità non è stata colta. Credo che adesso si debba correre e non perdere più occasioni del genere».

E il Grande Centro? «È innegabile che la situazione politica grazie principalmente alla mossa di Renzi di un anno fa - sta attraversando una fase di mutazione: il centrodestra è a pezzi, il movimento 5 Stelle dilaniato, nel Pd c'è un dibattito interno latente ma molto significativo. Vediamo in questa scomposizione dei poli l'opportunità di creare un soggetto autorevole che più che di centro chiamerei del buonsenso», conclude Danti.