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Coronavirus, Vono: "L'emergenza, la responsabilità e la fiducia"

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L'intervento di Silvia Vono pubblicato da "il Quotidiano del Sud".

Il Parlamento sta lavorando alacremente a varie misure per fronteggiare la crisi epidemiologica ed economica che ha colpito, in modo inaspettato, il nostro paese. In questo periodo serve concretezza e determinazione immediata della politica nazionale ma anche regionale che, seppure presa da varie questioni tra cui quella del bilancio, è chiamata a garantire tutto quello che occorre per gestire l'attuale situazione e scongiurare aggravamenti dovuti al picco dí contagi che potrebbero causare una vera tragedia.

Viste le risorse economiche stanziate per l'emergenza dal Governo e i vari strumenti normativi utilizzabili anche con autorizzazioni in deroga che permettono piena libertà di azione ai Presidenti di Regione in quanto "soggetti attuatori", è necessario, oltre ad approvvigionarsi di tutte le strumentazioni mediche come mascherine protettive, respiratori, prodotti igienizzanti, per tutelare medici, pazienti e cittadini e per attrezzare adeguatamente le terapie intensive, ancora insufficienti, riconvertire già da ora strutture sanitarie dismesse, utilizzare anche i beni confiscati alla mafia (che per ora sono solo sulla carta), per incrementare la disponibilità di posti dí assistenza ed evitare, come purtroppo può accadere, condizioni di commistione tra pazienti Covid e non Covid.

È lodevole la disponibilità del patron di MSC Gian Luigi Aponte di mettere a disposizione una nave a Gioia Tauro da trasformare in ospedale per far fronte all'emergenza coronavirus, proprio come già fatto con ottimi risultati in Liguria. Si potrebbe considerare, in accordo col Ministero della Difesa, anche l'ipotesi di una nave militare come la portaerei Cavour già dotata di proprie strutture mediche.

Sul piano strettamente sanitario ritengo prioritario estendere la possibilità di sottoporre a tampone, come previsto dalla recentissima ordinanza della governatrice Santelli per tutti i medici egli operatori sanitari, anche gli operatori della filiera alimentare che, se non strettamente monitorati, possono costituire un pericoloso veicolo di diffusione del virus. La Regione si attivi, avvalendosi della possibilità delle deroghe consentite in questo periodo, ma agendo con la determinazione e la libertà che la politica deve rivendicare, con assunzione di responsabilità, per assicurare ai calabresi la tutela della propria salute e tra le varie azioni, coinvolgendo, nei modi e nei termini ritenuti opportuni, i laboratori di analisi privati accreditati, permetta che i cittadini possano sottoporsi, su richiesta del proprio medico curante, a degli esami clinici anche di prevenzione.

Seppure la priorità è quella sanitaria, da parlamentare, mi preoccupano molto le conseguenze che questa crisi già ha determinato sul nostro sistema economico. Fin da subito mi sono messa in contatto ed ho continuato le interlocuzioni con gli operatori economici di ogni settore e le associazioni di categoria per condividere, con tutti loro, istanze ed esigenze e, in diretto contatto con í ministri di riferimento e con alcuni colleghi parlamentari abbiamo lavorato nelle commissioni a specifici emendamenti da inserire al decreto Cura Italia ma anche a delle proposte concrete da poter discutere ai tavoli del Governo.

È ovvio che le misure fin qui disposte non sono sufficienti. Serve una super iniezione di liquidità per tutti: imprese, aziende, professionisti, operatori del terzo settore e famiglie. Lavoriamo a misure straordinarie e immediate che possano alleggerire in modo sostanziale il carico fiscale, intervenire sugli indici di affidabilità per le aziende, estendere i benefici relativi al riconoscimento di agevolazioni riguardo al canone di locazione per tutti coloro costretti a tenere chiuse le attività o alla sospensione dei mutui nel caso di immobili di proprietà, prevedere l'ampliamento delle rete internet per garantire le condizioni di fruibilità di lezioni on-line e la possibilità dello smart working, l'istituzione di un fondo presso il MISE per una calmierazione dei canoni delle utenze energetiche e a tante altre misure con l'obiettivo di far ripartire ogni attività per garantire una celere ripresa economica e sociale, appena superata questa fase di grave criticità sanitaria.

È necessario, ora più che mai, per non vanificare l'impegno, essere tutti responsabili e avere fiducia che da questa crisi, insieme, ne usciremo tutti più forti.