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Coronavirus, Verduno, Marta Giovannini: "Soddifazione per l'apertura del nuovo Covid Hospital"

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L'intervento della Sindaca di Verduno, Marta Giovannini.

"Un'opera con una storia lunga e travagliata viene finalmente messa a frutto a beneficio di tutti". Così Marta Giovannini - dal maggio scorso sindaco del piccolo centro langarolo, nonché coordinatrice di Italia Viva, per la provincia di Cuneo, insieme a Francesco Hellman - commenta la notizia dell’imminente apertura del nuovo Ospedale di Verduno: un’opera attesa da anni e che, così come annunciato ieri dal governatore Alberto Cirio, entrerà in funzione non come nosocomio unico di Langhe e Roero, ma come Covid Hospital a servizio dell’intero Piemonte, alle prese con l’emergenza Coronavirus.

"Ai tanti che mi hanno scritto quale sindaco di Verduno – spiega Giovannini – confermo che, per quanto ci compete, ci sarà la nostra completa collaborazione per l'apertura dell'ospedale. Ritengo che il nostro compito, in questo momento particolarmente difficile, sia collaborare per sconfiggere questo virus in modo che il prima possibile inizi la ripresa. È un momento difficilissimo per tutti ed è anche il momento in cui tutti dobbiamo giocare con la stessa maglia e abbandonare le polemiche. Il Coronavirus è un nemico subdolo e terribile: sconfiggerlo richiede l'impegno di tutti".

Con riferimento all’ospedale, Giovannini parla poi di una struttura "moderna, accogliente e che si trova in aperta campagna". "Questo – aggiunge Giovannini – consente di offrire ai degenti un ambiente bello e ospitale e, contestualmente, di mantenere l'isolamento necessario. Non vi è quindi alcun rischio per il nostro paese e per i miei concittadini", registra ancora il sindaco, cui l’Asl non ha al momento segnalato alcun caso di contagio tra i suoi circa 550 residenti.

"Già lo scorso 24 febbraio avevo emanato un’ordinanza di chiusura di tutti gli spazi e attività comunali passibili di favorire assembramenti. Speriamo ovviamente di continuare a non avere casi di positività, anche se sappiamo bene quanto sia facile la diffusione del Coronavirus", conclude Giovannini.