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Coronavirus, Ungaro: "Ue a fianco dell'Italia contro epidemia"

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La dichiarazione di Massimo Ungaro, deputato di Italia Viva eletto nella Circoscrizione Estero - Europa.

"Il Coronavirus purtroppo non conosce frontiere e l'epidemia ha continuato a crescere in tutto il mondo, anche se in Italia la curva dei contagi ha finalmente cominciato a decelerare e i pazienti in terapia intensiva iniziano a diminuire". Lo ha detto Massimo Ungaro, deputato di IV eletto nella circoscrizione Estero-Europa lasciando intendere come l'Unione europea sia a fianco dell'Italia nello lotta all'epidemia.

L'Eurogruppo, ha ricordato, "ha trovato un accordo che sblocca oltre 500 miliardi di euro di risorse contro il Coronavirus, in termini prettamente quantitativi il più grande pacchetto anti-crisi nella storia dell'UE". Con il nuovo programma della Commissione SURE, ha continuato Ungaro, "vengono stanziati 100 miliardi di finanziamenti per i programmi nazionali di cassa integrazione a beneficio dei lavoratori europei. L'espansione della Banca Europea degli Investimenti porterà nuova liquidità alle imprese europee per 200 miliardi, mentre a qualunque paese membro in difficoltà sarà consentito l'accesso al Meccanismo Europeo di Stabilità, il fondo-salva stati, per le spese sanitarie dirette e indirette fino al 2% del proprio PIL senza condizioni particolari. Inoltre si apre la porta al 'Fondo per la Rinascita', un fondo a sostegno della crescita possibilmente finanziato dal bilancio UE e strumenti finanziari innovativi (Eurobond?) che dovrà essere definito e discusso dal Consiglio europeo".

In breve, ha rilevato Ungaro, "non ci sono ancora gli Eurobond o, come preferisco chiamarli, gli European Recovery Bonds. Vengono invece ampliati canali di liquidità vitali per le imprese, si avanza nella direzione dell'Europa sociale e si rende più semplice l'accesso a strumenti di emergenza comuni: la fiducia e la solidarietà tra i membri dell'Unione sta crescendo al contrario di quello che le sirene nazional-populiste di casa nostra vorrebbero farci credere".

L'epidemia, ha continuato Ungaro, ha "uno sviluppo simile a quello dei paesi che hanno adottato tempestivamente misure severe come quelle italiane. Dopo qualche tentennamento anche la Svizzera e il Regno Unito le hanno introdotte, speriamo che lo faccia presto anche la Svezia. In Iran invece l'epidemia è fuori controllo, occorre allentare le sanzioni USA come richiedo in una mia interrogazione alla Camera".

Ungaro ha affermato di essere "orgoglioso del nostro paese per il senso di responsabilità con il quale milioni di persone si sono privati della loro libertà per il bene comune e per essere riuscito a raddoppiare il numero di letti in terapia intensiva in un solo mese. Purtroppo tante cose avrebbero potuto funzionare meglio, ma ne parleremo dopo l'emergenza".