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Coronavirus, Toccafondi: "Dai sindacati della scuola richiesta stupefacente"

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La dichiarazione del parlamentare di Italia Viva.   

"Trovo stupefacente la richiesta sindacale di ritirare nota su didattica a distanza e di essere ricevuti dal ministro". Lo dichiara Gabriele Toccafondi, capogruppo di Italia Viva in Commissione Cultura alla Camera, a proposito della nota dei sindacati della scuola.

"In questo momento di emergenza nazionale - spiega Toccafondi - tutti stanno facendo la propria parte. Le scuole autonome, i dirigenti, i docenti e il personale Ata sono in prima linea per garantire a bambini e ragazzi che la scuola continui a essere quella comunità votata ad un percorso educativo non solo nozionistico. Stiamo assistendo a una grande testimonianza di amore verso il proprio lavoro da parte di tanti insegnanti che si sono messi subito in moto per rimanere in contatto con ragazzi e bambini. Il governo ha messo a disposizione 85 milioni per incrementare il fondo per l'innovazione didattica e fornire anche alle famiglie meno abbienti gli strumenti e la connessione necessari per non restare isolati dai compagni di classe e dai professori. Il ministero sta fornendo, nel rispetto dell'autonomia scolastica e della libertà di insegnamento, indicazioni per supportare chi ha meno dimestichezza con la didattica a distanza e dare omogeneità e coerenza alle iniziative delle singole scuole".

"Lo ha fatto mettendo a disposizione una task force che supporta chi ha bisogno di aiuto e chiarimenti e con alcune note dei due capi dipartimento, ultima quella del 17 marzo, che si è assunta la responsabilità di dare pochi , rispettosi e circostanziati suggerimenti. In un contesto del genere, quella dei sindacati è una pretesa lunare, totalmente fuori misura. Le priorità dovrebbe essere altre: non è il momento delle polemiche sterili e delle rivendicazioni incomprensibili; è il momento di pensare al bene dei ragazzi e alla richiesta pressante dei docenti e dei dirigenti di essere accompagnati in un percorso difficile e per molti versi ignoto", conclude Toccafondi.