L'intervento della parlamentare di Italia Viva.
"È inaccettabile che non si sia ancora provveduto a snellire le procedure e alleggerire la burocrazia per fornire i presidi sanitari a chi lavora, e in particolare agli operatori sanitari che ogni giorno mettono in campo competenze e forza di volontà per salvare vite, mettendo a repentaglio la propria".
Lo dichiara la deputata di Italia Viva Raffaella Paita, che aggiunge: "Ancor prima dell'avvio dello stato di emergenza Coronavirus abbiamo chiesto che vi fosse un cambio di passo per poter semplificare la burocrazia e contrastare i ritardi. Ora più che mai - sottolinea - quello shock non può essere procrastinato. Il mancato rifornimento di mascherine è un esempio su tutti, e c'è poco da fare ironia se da quel semplice presidio dipende la vita di donne e uomini".
"Se è come abbiamo letto sul quotidiano "la Repubblica", non possiamo accettarlo! Come sono state gestite le gare? È la burocrazia che sta ancora rallentando o è la scarsa velocità di chi è stato chiamato a dare risposte? - chiede la deputata di Italia Viva - Serve chiarezza, serve rivedere le procedure, accelerare i tempi, semplificare".
"Il governo sta chiedendo molto agli italiani per rallentare la diffusione dei contagi e il Paese sta rispondendo con responsabilità. Ora con altrettanta responsabilità è necessario mettere in condizioni di sicurezza tutti quelli che continuano a svolgere il proprio lavoro, a partire dagli operatori sanitari. Non si può più aspettare", conclude Paita.