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Coronavirus, Migliore: "Il capo del DAP non rispetta la sicurezza della polizia penitenziaria e dei detenuti"

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L'intervento del parlamentare di Italia Viva.

"L'ultima circolare del capo del Dap impone ai poliziotti penitenziari, assimilati a operatori pubblici essenziali, di continuare a prestare servizio presso le strutture penitenziarie anche se abbiano incontrato persone probabilmente positive al Coronavirus. Tale disposizione, come altre dell'amministrazione, non rispetta i più elementari requisiti di tutela e sicurezza del personale della polizia e non tiene conto della possibile diffusione del contagio all'interno delle carceri". Lo dichiara il deputato di Italia Viva Gennaro Migliore, già sottosegretario alla Giustizia.

"Come evidenzia più di un sindacato della Polizia Penitenziaria, la priorità è quella di dotare tutti gli operatori di dispositivi di protezione individuale che, pur essendo stati annunciati in pompa magna e già in enorme ritardo, sono attualmente carenti presso gli istituti. Inoltre - spiega Migliore - va effettuato il tampone a tutti i poliziotti e va reso immediatamente pubblico il risultato".

Infine, "non comprendere la specificità e l'eccezionalità dell'ambiente carcerario significa procurare danni all'intera collettività, ma in primo luogo a chi in quegli istituti lavora o è ristretto. Non si tratta di una polemica ma di riconoscere che dopo le rivolte, i ferimenti degli agenti e le tragiche morti di 14 detenuti avvenute negli ultimi giorni, nulla si stia facendo da parte del vertice del Dap in ossequio al più elementare buon senso", conclude Migliore.