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Coronavirus, Firenze, i flash mob di Benedetta Chiari

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Riceviamo e pubblichiamo un contributo di Chiara Marconi.

Benedetta Chiari ha deciso di combattere il coronavirus con il sorriso e con la positività che l’ha sempre caratterizzata offrendo un servizio di pubblica utilità a 360 gradi. La sua giornata è scandita tra il lavoro a Mercafir, il mercato ortofrutticolo di Firenze e la sua casa dove intrattiene dal balcone insieme al suo fidanzato e alla sua bellissima voce il vicinato, ma anche le persone che sono in fila aspettando di entrare nel supermercato che è proprio davanti alla sua abitazione.

Benedetta come si è modificato il tuo lavoro con l’arrivo delle restrizioni imposte per prevenire la diffusione di questo virus?
“Sinceramente non molto, lavoro da lunedì a venerdì e lo faccio con molto piacere e positività perché sto facendo un lavoro utile per la società, non mi paragono certo a medici o infermieri che si battono in prima linea, che sono in trincea, ma l’idea di poter con il mio contributo aiutare qualcuno mi fa andare avanti con una marcia ed un’energia in più”.

Di cosa ti occupi? 
“Lavoro come braccio destro del Presidente, coordino la comunicazione interna ed estrema di Mercafir, anche quella internazionale, infatti come mercato ortofrutticolo siamo inserti in un circuito mondiale, prima del virus mi occupavo quasi quotidianamente di un grandissimo evento in programma per Maggio, patrocinato anche dal Comune di Firenze, ma adesso si è fermato tutto, dando importanza a ciò che avviene di notte nel mercato. In sostanza compilo attraverso tutti i dati che mi arrivano dai vari settori, un comunicato stampa che offre tutti quei dati che ci danno la misura ed il polso del momento. La ristorazione è quasi a zero, abbiamo un calo del 90% questo dato si porta dietro il settore ittico che era di esclusivo utilizzo dei ristoratori, mentre i dati in crescita sono quelli legati, come è ovvio che sia, della grande distribuzione, in media a seconda dei giorni in aumento del 15/20%”.

Un dato importante che è emerso dalla nostra chiacchierata è che il settore dei prodotti biologici è in forte aumento e che niente si è interrotto, gli approvvigionamenti sono garantiti, sia dal punto di vista del rispetto dei tempi, ma anche della qualità e del rispetto delle norme igienico sanitarie messe in campo per il coronavirus.

I comunicati che Benedetta quotidianamente invia ai vari uffici stampa, sono disponibili per tutti noi sul sito del mercato ortofrutticolo; questi dati sono importanti per avere chiaro il polso della situazione, per capire quanto si sta modificando la nostra economia e il nostro paese, ma anche quanto il nostro Made in Italy sia valorizzato e sostenuto e dovrà continuare ad esserlo.

Tornando a Benedetta, riposto il suo ruolo istituzionale in Mercafir, nel pomeriggio veste i panni di cantante e performer, per allietare il vicinato, ma anche le persone che sotto il suo balcone sono in fila al supermercato in attesa di entrare per fare la spesa.

“L’idea è nata leggendo su un post su un flashmob a livello nazionale, così ho deciso di organizzare con il mio fidanzato Lapo, che suona la chitarra, un mini concerto sul terrazzo di casa. La cosa è piaciuta talmente tanto, che abbiamo deciso di riproporlo, una sorta di pubblico servizio utile a tenere alto il morale e credo che ci stiamo riducendo, ogni volta che iniziamo a suonare le persiane dei vicini si aprono e mi fanno i complimenti. Ma non voglio approfittare troppo della loro benevolenza, così la durata delle nostre performance non si protrae oltre i tre o quattro pezzi; durante una di queste esibizioni ho attivato la diretta Facebook e abbiamo ricevuto anche delle richieste virtuali. Questo nostro gesto ci ha permesso di conoscere le persone che fino a ieri ci stavano accanto, ma che non facevano parte del nostro quotidiano, ci ha permesso di aprirci al mondo”.

È bello poter pensare che noi italiani anche in un momento così difficile per il nostro paese non perdiamo comunque la positività, anzi ci adoperiamo per rendere migliore, anche grazie a piccoli gesti, come quello di Benedetta, la vita del nostro prossimo, permettendoci di creare nuove connessioni. Un nuovo modo di socializzare ai tempi di un virus che sta stravolgendo la nostra routine.