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Michele Anzaldi: "Il Governo verifichi l'applicazione della direttiva per lo smart working"

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L'intervento del parlamentare di Italia Viva.

"Il Governo sta verificando se la nuova Direttiva sullo smart working nella Pubblica Amministrazione è davvero applicata? Che fine ha fatto il monitoraggio annunciato dalla ministra Dadone? È inutile annunciare continui inasprimenti solo sulla carta, se poi nessuno si occupa di assicurarsi che le regole già in vigore vengano rispettate, a partire dalle amministrazioni pubbliche. Il Governo faccia un patto con i sindacati, per ricevere segnalazioni ed effettuare un monitoraggio congiunto". Lo scrive su Facebook il deputato di Italia Viva Michele Anzaldi.

"Basti pensare al caso delle scuole, lasciate aperte - prosegue Anzaldi - per giorni senza alcun valido motivo, tra le proteste di presidi e personale amministrativo e ausiliario: solo dopo oltre una settimana si è arrivati ad una vera chiusura. Su 3 milioni di dipendenti pubblici, quanti sono davvero in smart working? Quanti tra i circa 150mila dipendenti dei ministeri stanno lavorando da casa? Il presidente Conte e la ministra competente Dadone facciano chiarezza".

"Con l’ultimo decreto, lo smart working è stato indicato come modalità ordinaria di lavoro nella PA: le amministrazioni si stanno adeguando? O ci sono ancora dirigenti che costringono i dipendenti a recarsi inutilmente nei luoghi di lavoro, alimentando rischi di contagio? Chi si occupa di scongiurare abusi? I controlli, peraltro, andrebbero estesi anche alle aziende private di grandi dimensioni, pensiamo alle banche o altre", conclude Anzaldi.