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Conzatti: "Nessuna alternativa, i Cinque stelle fanno solo danni"

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L'intervista pubblicata dal "Corriere del Trentino" , 17 luglio 2022.

 

Donatella Conzatti, senatrice eletta sul collegio di Rovereto, guarda alla crisi di governo che si è aperta negli scorsi giorni con moderato ottimismo: "Dovrà essere Draghi a decidere se e come intenda proseguire, ma sono certa che la sua altissima levatura istituzionale lo obbligherà a valutare i gravi rischi che corre il Paese in assenza di stabilità politica". L’alternativa a Draghi però non c’è, e la senatrice di Italia viva sa bene che se cade questo governo la prospettiva è soltanto quella delle elezioni: "La mia riconferma sul collegio di Rovereto? Spero venga considerato il mio impegno sui dossier più cruciali per l’Autonomia". Partiamo dal quadro nazionale.

 

Cosa sta succedendo? 

"Quanto successo è grave. Non si può far mancare la fiducia a un governo di unità nazionale voluto espressamente dal Capo dello Stato. Draghi ha fatto bene a segnare un punto fermo, anche per obbligare tutti a una profonda riflessione".

 

Sono soprattutto i 5 Stelle che devono riflettere. 

"Hanno negato la fiducia al governo per questioni del tutto futili. Spero che ora abbiano capito tutti che i 5 Stelle hanno prodotto soltanto danni all’Italia, con la cultura dell’insulto, con il populismo, con l’ideologia del no. Ero presente quando la loro capogruppo è intervenuta al Senato: un discorso da opposizione, identitario, seguito da una grassa ovazione da parte di tutti i grillini presenti. Draghi non poteva fare altro che salire al Colle".

 

Mattarella ha però respinto le dimissioni. 

"Io non sono pessimista perché Draghi ha una tale cultura internazionale che sa benissimo quale sia il rischio che corre non solo l’Italia ma anche l’Europa. Ci sono temi di portata storica, e non a caso tutte le categorie, le parti sociali, gli ordini professionali esprimono in coro una profondissima preoccupazione. Se si va subito a elezioni non c’è un governo che possa redigere la legge finanziaria, con la prospettiva di un esercizio provvisorio che sarebbe esplosivo per i conti pubblici: banalmente, chi acquisterebbe i nostri titoli di Stato in una situazione di tale instabilità?".

 

Qualcuno potrebbe però obiettare, a voi di Italia Viva, di aver fatto lo stesso. Avete aperto una crisi di governo nel 2021, decretando così la fine del governo Conte.

"Ma non era un salto nel vuoto come oggi, infatti è arrivato Mario Draghi. Era necessario. Erano in gioco i finanziamenti del PNRR, che in pochi mesi il nuovo premier è riuscito a sbloccare con la prima tranche di 20 miliardi. Per noi è motivo di orgoglio avere creato le condizioni per l’arrivo di Draghi a Palazzo Chigi".

 

Tornando al suo ottimismo. Ma se questo si scontrasse con la realtà delle dimissioni irrevocabili? Si andrebbe a elezioni, e in quale clima? 

"Il posizionamento delle forze politiche sarà conseguente allo scontro geopolitico in atto, chi sta con l’Europa e chi no. Ma ci si distinguerà anche sui valori, patriarcato contro politiche paritarie, politiche che combattono le disuguaglianze attraverso il lavoro o attraverso l’assistenzialismo. Inflazione, crisi energetica: ci sarà chi propone soluzioni populiste e chi processi riformisti".

 

Ma dentro gli schieramenti, Italia viva come si posizionerà? 

"Noi siamo riformisti, sappiamo dove stare. Aspettiamo però di capire cosa farà il Pd, che abbiamo visto in questi mesi lanciare Conte come fosse il leader dei riformisti quando invece è il re dei populisti. Noi in un campo largo con i 5 Stelle non ci staremo mai".

 

In Trentino i 5 Stelle sono pressoché residuali e non sembra che il centrosinistra abbia intenzione di reclutarli. Sarà più facile fare alleanze sui collegi di Camera e Senato?

"Sì, anche per il percorso che è stato fatto in questi anni, con le amministrative a Trento e Rovereto dove Italia Viva ha contribuito in modo fattivo a eleggere Ianeselli e Valduga. Poi, come dicevo, dipende dal quadro nazionale".

 

Lei è stata eletta a Rovereto con Forza Italia per poi passare con Italia Viva. Ha intenzione di ripresentarsi? 

"Ho aderito a Italia Viva dove ho trovato la casa dei liberali riformisti, per allontanarmi dalle posizioni populiste prevalenti nel centrodestra. In ogni caso, in questi anni al Senato ho scelto la strada difficile di lavorare istituzionalmente per l’interesse dell’Autonomia ma al tempo stesso di abitare la dimensione politica con un ruolo in Italia Viva. Per il Trentino credo che tutti possano riconoscermi il grande impegno sui temi più delicati come l’A22, l’idroelettrico. Ma anche su altre questioni come l’ottenimento di finanziamenti per riavviare i percorsi per gli uomini maltrattanti (arrivati alla Provincia ma non ancora utilizzati, ndr) e le partite finanziarie che hanno messo in salvo il bilancio provinciale".

 

Un riconoscimento che vale una ricandidatura? Si aspetta che la coalizione trentina che sfiderà il centrodestra alle politiche le riconfermi il collegio roveretano? 

"Direi di sì…".

 

È però un seggio traballante. Dicono che per lei sia pronto anche un seggio più sicuro altrove, perché a livello parlamentare si è rivelata preziosa al suo gruppo. 

"Mi fa onore che il mio lavoro sia considerato, ma sulle candidature nazionali si vedrà. A me farebbe grande piacere continuare a rappresentare i cittadini e le cittadine trentine".

 

Dopo le politiche, le elezioni provinciali. Italia Viva è già parte della coalizione di centrosinistra, che è in attesa degli autonomisti. Alcuni fanno anche il suo nome come possibile candidata presidente. Un’ipotesi che ha valutato? 

"Non ci si autocandida alla presidenza della Provincia di Trento. Posso dire questo, che al Trentino serve una coalizione con un progetto innovativo, ed è necessario trovare una persona che sappia incarnare questo spirito di innovazione, che sappia fare sintesi coerentemente con questo nuovo progetto. Ma dico di più: tra la rosa delle candidature, proprio perché da questo centrodestra ci distingue anche il valore della parità di genere, è auspicabile e necessario che ci sia un nome femminile".