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Conzatti: "La crisi di governo? Per il bene del Paese"

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L'intervento della parlamentare di Italia Viva pubblicato dal "Corriere dell'Alto Adige", 13 gennaio 2021.

Con il passare delle ore la possibile crisi di governo diventa sempre più concreta all`orizzonte, ma Italia Viva non ci sta a farsi definire irresponsabile. "La vera grande responsabilità è la ricostruzione dell'Italia - sottolinea la senatrice trentina di lv Donatella Conzatti - aprire una crisi ora sarebbe un segno dell'attenzione che abbiamo per il futuro del Paese. Con il Recovery plan siamo a un bivio fondamentale: se non imbocchiamo la strada giusta deragliamo".

La crisi sembra sempre più certa, ma Conzatti sottolinea come potrebbe essere evitata: "Abbiano posto una serie di temi in modo serio al presidente del Consiglio Conte, ma invece di ottenere l'apertura di un tavolo politico sentiamo parlare di confronti muscolari o dei numeri in Parlamento".

È ancora troppo presto quindi per parlare di possibili nuove maggioranze che vedano coinvolta Iv: "Sono solo scenari - spiega Conzatti - l'attualità ci dice che siamo fermi al passo precedente. Se il presidente Conte vuole darci delle risposte siamo pronti ad ascoltarle".

La senatrice sottolinea però come il Parlamento e la discussione in aula debba tornare centrale dopo un anno in cui "si è lavorato in emergenza e il governo ha assunto responsabilità che ora devono essere condivise".

Al centro della contesa c'é anche la bozza del Recovery plan, ancora in discussione al momento di andare in stampa nel Consiglio dei ministri. Conzatti evidenzia la centralità dei fondi del Nest Generation Ue - il cui nuovo testo è arrivato sul piatto dopo "grande lavoro condiviso da tutte le forze di maggioranza" - per il futuro dell'Italia e ribadisce l'importanza di condivisione e dialogo anche con soggetti esterni al governo.

"Il Recovery è un grandissimo volano di sviluppo per territori come il Trentino, ma per il momento non sono ancora arrivate risposte o confronti sui progetti da loro proposti", continua Conzatti. E lancia un monito: "Parte dei soldi che arriveranno saranno prestiti che andranno ad appesantire il debito pubblico. Per questo servirà che ogni investimento messo in campo sia capace di produrre crescita".