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Conzatti guarda al futuro: "Trentino da ridisegnare"

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L'intervista alla parlamentare di Italia Viva pubblicata da "l'Adige", 13 luglio 2020.

Va ridisegnato il futuro del Trentino. Per difendere l'autonomia ed essere più forti in Italia e in Europa è poi indispensabile fare sinergia con l'Alto Adige. Lo dice Donatella Conzatti. «La collaborazione tra la nostra Provincia e quella di Bolzano - spiega la parlamentare di Italia Viva- non sta vivendo la sua fase migliore. Dobbiamo superare le differenze che ci dividono. Ci sono partite importanti in ballo, per vincerle bisogna giocarle uniti».

Sulle amministrative. invece, non ha dubbi: il suo partito sarà determinante per il successo dei primi cittadini appoggiati.

Senatrice, un anno fa ha lasciato Forza Italia per andare con Matteo Renzi. Rifarebbe quella scelta?
Si. Italia Viva è una realtà giovane ma che si basa su valori che condivido da sempre come il rispetto. la giustizia e l'uguaglianza. Che guarda all'Europa come un'opportunità e non come ad una minaccia. È stato un anno intenso, a tratti difficile, ma siamo riusciti a portare a casa risultati importanti per il Paese penso ad esempio al Family act, al Piano Shock per le infrastrutture (recepito in parte nel Decreto semplificazioni) e anche ai molti provvedimenti economici a favore di chi lavora. Personalmente sono fiera di aver ottenuto norme importanti a favore delle donne e della loro possibilità di lavorare. L'ultimo traguardo raggiunto è il decreto interministeriale per la gestione e la ripartizione del fondo per le vittime di femminicidio. Si tratta di un provvedimento importante, che rende disponibili 14,5 milioni di euro per il 2020 e 12 milioni all'anno dal 2021 al 2024.

Italia Viva si sta radicando sul territorio trentino?
Da poco abbiamo inaugurato la prima sede pmvinciale di Italia Viva a Trento e quella di Rovereto. Luoghi di incontro e confronto sui progetti per il futuro. Credo che la politica debba ripartire dal territorio. Adesso più che mai e noto con piacere che c'è tanta gente che vuole mettersi a disposizione per la comunità.

Come vi muoverete per le amministrative?
Concorreremo alle elezioni comunali nelle principali città a partire da Trento con la lista PiùTrentoViva nata dalla collaborazione di Italia Viva e Più Europa. Appoggiamo Franco laneselli. Saremo determinanti per la vittoria dei candidati sindaci che sosterremo a Trento, Rovereto, Riva del Garda e Lavis. Ma stiamo già lavorando per il 2023.

A cosa si riferisce?
Alle prossime provinciali. La Provincia deve tornare a guidare i processi, ad essere protagonista.

La giunta sta battendo i pugni con l'esecutivo Conte per sospendere il Patto di Milano. Ci sono novità?
Sono stati fatti passi importanti a Roma nei confronti del Trentino: dalla proroga per il rinnovo della concessione A22 al rifinanziamento dei Fondi di solidarietà territoriale. Battaglie intense. Ora stiamo esaminando la questione finanziaria. Patto di Milano compreso. La crisi Covid ha creato un ammanco di coperture sulla spesa corrente nel bilancio provinciale. Con il governo abbiamo negoziato e discusso. La trattativa sugli importi, le modalità di erogazione e i tempi è quasi conclusa. Dovranno presto tutti ammettere che si è portato avanti un buon lavoro.

Come sono i suoi rapporti con Maurizio Fugatti?
Con Fugatti abbiamo un interesse comune, il Trentino. Per questo coltiviamo una correttezza istituzionale nel rapporti. Politicamente rimango distante da lui: ho un'idea chiara ma diversa di futuro della nostra provincia.

Mes: un'opportunità o un rischio?
Un'opportunità che il nostro Paese deve cogliere. A dirlo non siamo solo noi di Italia Viva, ma anche parte dell'opposizione. L'Europa deve essere vista come un'alleata che si è dimostrata all'altezza della situazione mettendo a disposizione oltre 1.200 miliardi di strumenti come il Recovery and Resilience Facility per gli Stati, la Bei per le imprese, il Sure per il lavoro e non da ultimo il Mes per la sanità. Gli strumenti e le risorse per uscire dalla crisi ci sono. Ora va compreso che impiegarli al meglio per l'Italia significa affrontare e vincere la grande scommessa delle riforme strutturali: da quella fiscale a quella della Pubblica amministrazione per tutti i settori, passando per quella digitale e ambientale.

L'Ue è sempre più divisa. Preoccupata?
Condivido le parole di Angela Merkel quando prendendo la guida del semestre europeo ha detto che "perché l'Europa sia più forte in futuro deve rafforzare la coesione e la solidarietà". La sfida che l'Unione si trova a fronteggiare a causa del-l'emergenza Covid-19 è enorme, ma può esser anche un'opportunità per portare a termine importanti processi di integrazione europea e quelle riforme attese da tempo. È innegabile che le distanze tra gli Stati membri su alcuni temi, soprattutto economici, siano enormi. Il Consiglio europeo del prossimi giorni è un banco di prova importante. Ma per natura sono fiduciosa.