La notizia su "il Mattino", il "Corriere del Mezzogiorno", "Roma", "Riformista - Napoli" e altri quotidiani, 13 luglio 2021.
Matteo Renzi è arrivato ieri pomeriggio al Teatro Augusteo di Napoli per presentare il suo ultimo libro «Controcorrente» e, se c'è una promessa che mantiene, è sicuramente questa: va controcorrente.
È stata una discussione a tutto tondo, quella intrapresa da Renzi con il direttore de "il Mattino", Federico Monga. Renzi, prendendo le mosse dai fatti raccontati nel nuovo volume - ha parlato dell'avvicendamento fra Conte e Draghi, della riforma della giustizia, della proposta di referendum sul reddito di cittadinanza, del Ddl Zan, della futura elezione del prossimo Presidente della Repubblica.
Ma Renzi, come riportano i quotidiani locali, a Napoli ha anche espresso il sostegno di Iv al candidato sindaco Gaetano Manfredi. «È una persona per bene, che ha fatto bene il rettore, con lui sono stato felice di fare l'operazione Apple Academy quando era alla Federico II, bene anche quando è stato al Governo quindi per me è il candidato migliore, anche per recuperare i dieci anni di de Magistris che invece sono stato un disastro».
A Bassolino, Renzi ha chiesto di fare un passo indietro: «Bassolino è stato un grandissimo sindaco negli anni '90, oggi continuare in una battaglia, comprensibile dal punto di vista umano dopo 19 assoluzioni, anche come voglia di rivincita, è abbastanza velleitario, e quindi penso che sarebbe meglio se appoggiasse direttamente Manfredi».
In platea prima, e con i giornalisti dopo, Renzi si è soffermato soprattutto su alcuni punti, uno di questi è il Ddl Zan: «Siccome siamo in Parlamento contano i voti non i like, quelli contano su Instagram e l'impressione mia è che non ci siano i voti e quindi è preferibile trovare un accordo, non continuare un muro contro muro. Sulle unioni civili ho messo la fiducia e questa decisione ha permesso di portare a casa la legge. Oggi la situazione è diversa perché dentro l'esecutivo ci sono opinioni diverse, però io penso che si possa portare a casa una legge contro l'omotransfobia in modo molto semplice, cercando di ascoltarsi».
Sul referendum per abolire il reddito di cittadinanza potrebbe essere necessario raccogliere ora le firme per proporlo alla prossima legislatura, ma di una cosa Renzi è certo: «Il reddito di cittadinanza non funziona, non è un modo per aiutare i poveri, ma è uno strumento utilizzato dai 5 stelle per buttare via i soldi e vincere le elezioni. Quando sono arrivato a fare il Presidente del Consiglio c'erano 20 milioni di euro sulla povertà, me ne sono andato via che c'erano 2 miliardi e sette, troviamo un modo per mettere questi soldi a sostegno delle persone e per il lavoro, non per dare un sussidio e far dipendere la persona che ha bisogno dal politico di turno perché questo non è altro che un prolungamento del voto clientelare».
In platea sostenitori ed esponenti di Italia Viva: la Viceministra Teresa Bellanova, il presidente Iv Ettore Rosato, la capogruppo Iv alla Camera Maria Elena Boschi, i parlamentari Catello Vitiello, Vincenzo Carbone e Gennaro Migliore, i consiglieri regionali Tommaso Pellegrino e Francesco Iovino; Apostolos Paipais, Graziella Pagano e Gabriele Mundo; il sindaco di Ercolano Ciro Buonajuto.
Chi lo desidera può rivedere la presentazione qui di seguito o a questo indirizzo.