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"Commesse diciottenni cercansi": è bufera. Sbrollini: "Cartello che offende tutti"

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L'intervento pubblicato dal "Corriere del Veneto", 22 aprile 2022.

Il cartello sulla vetrina del negozio Magazzini Dal Sasso piano centro ad Asiago «Cercansi commesse diciottenni, libere da impegni familiari» sta sollevando una serie di critiche e innescando il dibattito sui diritti delle donne e delle mamme, in nome della discriminazione. I primi a disapprovare l'annuncio di ricerca personale erano stati alcuni turisti che avevano informato la polizia locale, considerando grave quanto era stato riportato.

Ora interviene anche la senatrice vicentina di Italia Viva, Daniela Sbrollini, che prende una posizione netta. «Il cartello offende tutti. Le donne che sono discriminiate, gli uomini che sono praticamente esclusi — commenta l'onorevole vicentina - In tre righe si riassume tutto lo sconcerto per il lavoro sprecato in questi anni di lotte per le pari opportunità. Forse un dato positivo si può trovare nella sincerità del messaggio. Smaschera un concetto di base spesso nascosto, troppo frequente e sbagliato».

Ma per Sbrollini «le giustificazioni commerciali tentate spiegano solo fino ad un certo punto la questione e non giustificano in nessun modo l'atteggiamento sbagliato» E cioè a suo dire quello dello storico negozio dell'Altopiano, che si trova in piazza Risorgimento ad Asiago, e che non  nuovo ad iniziative simili. Di due anni fa un cartello con contenuti identici. «Cerchiamo commesse diciottenni» era allora il testo per reclutare nuovo personale. Che dovesse rispondere a requisiti specifici, in particolari anagrafici.

Sbrollini insiste: «Quando sei donna dovresti essere disposta a sacrificare affetti, relazioni, famiglia pur di ottenere un lavoro? Forse non c'è malignità, ma certamente ingiustizia — sbotta la senatrice -. Se volessero offrire un lavoro, dovrebbero proporlo in modo diverso. Sia nel cartellone esposto, sia nei colloqui di selezione».

Così invece per la parlamentare vicentina «sembra di partecipare ad una selezione per miss». «Con tutto il rispetto per ogni forma di spettacolo, qui si sta parlando di una proposta di lavoro presentata in modo indecente», conclude Sbrollini.