L'intervento pubblicato da "Il Sole 24 Ore", 12 agoto 2021.
L`uscita d alla pandemia deve essere accompagnata da una forte tutela della concorrenza. E per farlo occorre adottare misure di contrasto ad attività speculative e anticoncorrenziali che oggi sono alla base dell`aumento delle materie prime e che sono in grado di frenare la ripresa del ciclo economico-produttivo. È la richiesta avanzata dal capogruppo di Italia Viva in commissione politiche europee della Camera, Matteo Colaninno, con un`interpellanza indirizzata al Premier, Mario Draghi, e ai ministri delle infrastrutture Giovannini e dello Sviluppo Economico, Giorgetti, depositata a Montecitorio la scorsa settimana.
Colaninno, con i colleghi Moretto e Ungaro, pongono l`accento soprattutto sulla speculazione finanziaria che si è creata sull`aumento delle materie prime e soprattutto sulla gestione dei trasporti via mare, «con container impossibili da trovare se non a costi più che raddoppiati».
Come evidenzia Colaninno oggi si assiste a un vero e proprio oligopolio, «in cui solo tre imprese detengono il 45,3% della flotta mercantile globale e appena dieci controllano l`80% del mercato, la cui convergenza di strategie di offerta, in termini di cancellazione di rotte e di riduzione delle capacità complessive di carico, potrebbe configurarsi come un "cartello" anticoncorrenziale».
Di qui la necessità di ripristinare, con l`intervento dell`Unione europea, regole concorrenziali accettabili. «Oggi - dice Colannino al Sole 24 Ore - i costi delle materie prime incidono fino al 60% sul valore del prodotto finale, con aumenti dei costi di produzione del 30%. Rincari che fino ad oggi sono stati assorbiti dalla filiera produttiva ma che tra non molto interesseranno i consumatori finali».