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Colaninno rassicura: "Con la proroga non è a rischio il raddoppio Mantova-Piadena"

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L'intervento pubblicato dalla "Gazzetta di Mantova", 5 maggio 2022.

Matteo Colaninno, deputato di Italia Viva e padre putativo del doppio binario sulla linea Mantova-Milano, rassicura i sindaci della tratta mantovano-cremonese dopo la proroga di 60 giorni concessa dal Ministero della Transizione Ecologica a Rfi per presentare la documentazione integrativa relativa alla valutazione di impatto ambientale in corso da metà dicembre dello scorso anno sul progetto di raddoppio del binario da Mantova a Piadena.

«Ad oggi - dice il parlamentare Iv - dopo un costante e continuo confronto con il commissario Chiara De Gregorio, non ho motivi di preoccupazione. Le cose -afferma - vanno avanti. Abbiamo tutti grandissima stima e fiducia nel commissario; il territorio sta con lui e la proroga massima di 60 giorni concessa a Rfi è un approccio che protegge un progetto enorme, che riguarda la più grande infrastruttura a cui Mantova partecipa da quando è stata conclusa l'autostrada del Brennero nel 1968. Il tempo in più, dunque, è necessario. Dobbiamo tenere presente due scadenze: entro la fine dell`anno vanno fatte le gare d'appalto e i lavori devono essere terminati entro il 2026. Per questo non mi attendo tempi biblici».

I due mesi di proroga concessi dal Ministero della Transizione Ecologica, con la postilla che un'altra avrebbe comportato il ritiro del progetto, hanno allarmato tutti i sindaci della tratta Mantova-Piadena che hanno manifestato grande preoccupazione e che già immaginano ritardi su quell'opera sulla quale c'è grande attesa. «La loro è una preoccupazione legittima - ribatte Colaninno - e dimostra la volontà loro e dei territori che rappresentano di avere il raddoppio. Se serve per rassicurarli, sono pronto ad organizzare un incontro con il commissario. Ripeto, non credo che salti nulla con quella proroga».

Colaninno ricorda che «i pareri degli enti già arrivati per la valutazione di impatto ambientale presentano situazioni non bloccanti» e che «ci sono sì i singoli interventi chiesti dai Comuni, ma va considerato che tra i territori e il commissario è in atto un confronto aperto su interventi e modifiche chiesti, ma non leggo situazioni critiche tanto che sono convinto che le soluzioni verranno trovate».

Il deputato Iv aggiunge anche perché è ottimista: «Il raddoppio è un'opera commissariata dal governo, c'è la volontà politica da parte di tutti i livelli istituzionali a portarla a termine. Inoltre, ci sono 340 milioni più altri 165 del Pnrr già finanziati».

Non solo. «La commissione trasporti della Camera, nel documento strategico della mobilità ferroviari di passeggeri e merci numero 352, nel votare il parere favorevole ha posto tra le condizioni il completamento dell'opera, con altri 800 milioni per il tratto che rimane da Piadena a Codogno. Con questo quadro e l'interlocuzione continua con il commissario non vedo alcuna spia rossa accesa ma solo un approccio di protezione. Il commissario ha una sua precisa strategia e l`obiettivo di arrivare sino in fondo», conclude Colaninno.