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Colaninno: "Presto arriverà il nostro Piano Shock per sbloccare sia il raddoppio ferroviario che l'autostrada"

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L'intervento del nostro parlamentare, su "la Provincia" del 14 gennaio 2020.

Sulla partita del raddoppio della linea ferroviaria Mantova-Cremona-Milano. Matteo Colaninno è stato sempre in prima linea, a sostegno delle esigenze del territorio che rappresenta, il Mantovano. Lo é stato da politico del Partito democratico e lo rimane ora in Italia Viva.

Proprio ieri, dalle colonne de "la Gazzetta di Mantova", in evidente sinergia con Matteo Renzi, ha annunciato: "presto arriverà il nostro Piano Shock per sbloccare sia il raddoppio ferroviario che l'autostrada. E visto che solo il raddoppio del binario tra Mantova e Cremona può risolvere i disagi dei pendolari sulla linea, invito tutti i consiglieri regionali e i parlamentari mantovani a concentrarsi su questo obiettivo e a collaborare per centrarlo".

Come una chiamata alle armi: "lo - ha spiegato il parlamentare mantovano alla Gazzetta - ho cominciato a discutere con il gruppo Fs dal 2016-2017 e abbiamo ottenuto due grandi risultati: il Freccia Argento per Roma e i 340 milioni di euro per il raddoppio del primo tratto della linea ferroviaria per Milano, da Mantova a Cremona. Ho registrato il dibattito politico degli ultimi giorni su Trenord e non c'è dubbio che i disagi dei pendolari vadano ascoltati con attenzione. Però, abbiamo 340 milioni di curo e dobbiamo spenderli per il raddoppio del binario, l'unica questione in grado di cambiare radicalmente la qualità della vita dei pendolari e di risolvere la questione Trenord".

"Sono convinto  - prosegue Colaninno - che solo il raddoppio imporrà al gestore un servizio totalmente diverso e moderno perché da quattro treni all'ora di adesso si potrebbe passare fino a dieci e perché consentirebbe all'azienda di prendere altro mercato. Tutti devono collaborare affinché quest'anno sia quello delle autorizzazioni e il 2021 quello della gara d'appalto. Se non sarà così, sì rischia altro ritardo".

Come è noto, servono 340 milioni di euro per la prima parte del raddoppio e altri 700-800 per completarlo: "concentriamoci tutti per portare a casa i fondi che mancano - ha rilanciato il suo appello Colaninno - ma per essere in grado di utilizzarli servono strumenti legislativi che oggi non ci sono".

Ed ecco l'annuncio sul Piano Shock per l'Italia che Italia Viva presenterà in parlamento per sbloccare opere pubbliche per 120 miliardi di euro, tra strade, ferrovie, porti, aeroporti, scuole, ospedali e periferie delle città. "Nel dettaglio, dei 74 miliardi di opere stradali e ferroviarie bloccate solo otto lo sono per mancanza di finanziamento, mentre il resto lo sono da questioni amministrative o burocratiche", ha spiegato Colaninno al quotidiano virgiliano.

"Tra quei cantieri fermi  - ha concluso Colaninno - ci sono sia il raddoppio della linea ferroviaria tra Mantova e Milano, sia l'autostrada Cremona-Mantova. L'dea è quella di utilizzare gli strumenti che hanno consentito all'Expo milanese di andare in porto: la vigilanza collaborativa dell'Anac, l'Autorità nazionale anticorruzione, sulle gare d'appalto e la gestione commissariale che acceleri e semplifichi le opere già finanziate. Sarà quello lo sforzo di Italia Viva".