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Colaninno all'Assemblea di Confindustria: "Insisteremo per il ricorso al Mes"

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La notizia su "la Voce di Mantova", 8 ottobre 2020.

Oltre all'appuntamento mantovano, si sono ritrovati anche gli industriali di Crema e Cremona per discutere del futuro del Paese e, per farlo il presidente Bazzella ha coinvolto direttamente il presidente nazionale Bonomi e la politica ai massimi livelli. Eccezion fatta per i 5 Stelle, tutte le principali forze politiche sono scese in campo per confrontarsi in un interessante faccia a faccia che non ha risparmiato sorprese.

Il deputato mantovano di Italia Viva Matteo Colaninno, il leader leghista Matteo Salvini, la deputata e presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, l'europarlamentare di Forza Italia Massimiliano Salini e il vice Ministro del Mef Antonio Misiani, moderati, dal vice direttore di Radio 24, Sebastiano Barisoni, hanno messo in campo due forze divergenti: da una parte l'Italia industriale orientata all'Europa, supportata da Colaninno, e dall'altra una visione sovranista critica verso l'Unione, che ha visto lo scetticismo anche da parte di molti industriali, certi più che mai che un'Italia fuori dall'Euro non avrebbe futuro.

"Insisteremo per il ricorso al Mes, perché stiamo vivendo un periodo eccezionale in termini di gravità e complessità", ha dichiarato Colaninno. "Sarebbe folle rifiutare 37 miliardi a zero interessi. L'Italia oggi ha una grandissima opportunità per risolvere non solo i problemi generati dalla pandemia ma anche quelli che derivano dal passato. Gli imprenditori italiani hanno tenuto in piedi il paese con tutte le loro forze anche nel pieno della pandemia e le risorse dell'Europa ora non possono essere sprecate. Per centrare l'obiettivo non si sottrarremo al confronto, senza risparmiare toni duri. I dati della produzione industriale del post lockdown dimostrano la straordinaria capacità di recupero delle imprese. Abbiamo a disposizione 209 miliardi di euro, una mole di risorse impensabile in passato, che non avevamo neppure ai tempi del Piano Marshall, ed è chiaro che questi fondi vadano messi a disposizione della crescita. Le risorse non devono diventare un debito futuro, ma vanno impiegate in maniera da assicurarci ritorni sugli investimenti. Quindi è necessario che l'Italia resti in Europa, non con il cappello in mano, ma da protagonista, proteggendo le nostre imprese".

E, mentre Salvini era pronto a ribattere, Colaninno ha raccolto su questo il consenso di Giorgia Meloni, che, da una posizione politica sicuramente opposta, ha dato atto al deputato mantovano che questo sistema europeo abbia teso una mano all'Italia, e che ora sia il momento di essere partecipi attivamente alla vita comunitaria. Una sponda che ha lasciato senza parole il leader della Lega e raccolto il plauso anche della sala.