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Ciro Buonajuto: «I decreti non bastano. Bisogna riqualificare le periferie urbane»

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Intervista a Ciro Buonajuto Quotidiano Nazionale del 17-11-2023

di Nino Femiani

«Più che una strategia per garantire la sicurezza dei cittadini, i decreti del governo mi sembrano uno spot identitario che solletica la pancia dell'elettorato». A parlare è Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano, nel Napoletano, vicepresidente di Anci con la delega alla sicurezza e alla legalità.

Secondo lei, quindi, non c'era bisogno di questo giro di vite?

«L'italia è un Paese sicuro, starei attento a soffiare sulle paure. Sono convinto che il governo più che inasprire le pene debba avere il coraggio di fare investimenti sulla scuola, la cultura e le periferie. Ricordo che l'esecutivo di Matteo Renzi aveva messo nel bilancio 2020 ben 2,1 miliardi per un programma straordinario per le periferie perché soltanto riqualificandole si garantisce una reale sicurezza dei cittadini. II problema nelle grandi e nelle medie città non si risolve con una volante o una telecamera in più, pur importanti, ma investendo in cultura, teatri, scuole, impianti sportivi. Dobbiamo far capire che non serve un'arma per sentirsi al sicuro, ma oratori, palestre e un istituto scolastico aperto anche la sera per fare teatro».

I poliziotti potranno portare armi private, non quelle di ordinanza, anche quando sono liberi dal servizio. È d'accordo o si rischia di vedere tanti giustizieri armati in libera uscita?

«Assolutamente in disaccordo. Non sarà certo un poliziotto in borghese armato a garantire tranquillità delle zone disagiate delle nostre città».

Un'aggravante per chi truffa gli anziani è contenuta in uno dei disegni di legge sulla sicurezza. Ormai il fenomeno stava dilagando, fa bene il governo a intervenire?

«E un fenomeno vergognoso e molto diffuso. Ben venga l'inasprimento delle pene, ma temo che non basti, perché gli anziani sono obiettivi fragili che avrebbero bisogno di un'assistenza e una cura preventiva sul piano sociale. Proprio stamattina (ieri mattina, ndr) a Ercolano alcuni malviventi, camuffati da impiegati comunali, stavano raggirando un'anziana».

Rinvio della pena facoltativo, e non più obbligatorio come è oggi, per le donne incinte e le madri con figli fino ad un anno d'età. Significa che gli Icam e gli Istituti a custodia attenuata - si ripopoleranno di bambini e donne gravide?

«Trovo che questa misura sia incivile. A gennaio, dati Antigone, nelle case circondariali c'erano 17 bambini e 15 mamme reclusi. Un Paese come il nostro non si può permettere una vergogna del genere».

Ci sono anche norme contro le occupazioni abusive di case, come succede spesso da parte dei camorristi: si rischia da due a sette anni di carcere. Pensa che I clan - come è successo a Caivano e Secondigliano - ci penseranno ora due volte prima di occupare illegalmente una casa o cacciare i legittimi inquilini?

«Lo spero, ma non ne sono con vinto. È un provvedimento utile, ma vanno fatte delle distinzioni. Una buona parte delle case popolari è occupata da gregari della malavita che spaccia e commette reati, di certo non avran no paura di un aumento di pena. Il fenomeno è diffuso soprattutto in un'area in cui la criminalità ha un controllo capillare: quindi, bisogna intervenire sulla causa non sull'effetto».

Il governo è delegato ad adottare, entro dodici mesi del decreti legislativi per la revisione della legge-quadro sulla polizia municipale. Piantedosi ha detto che non ci saranno rivoluzioni. Anci cosa chiede?

«Tre cose: accesso alle banche dati sia in relazione allo Sdi (Sistema di Indagine) sia per le problematiche di sicurezza urbana sia rispetto alle attività di sicurezza stradale: necessità e flessibilità per i Comuni di rafforzare gli organici di polizia locale; possibilità di accedere alle risorse del Fondo sicurezza urbana incrementato per le assunzioni».