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Chiavari, Paita a Wylab: "Modello Genova per la viabilità ordinaria"

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L'intervento pubblicato da "il Secolo XIX" e "la Repubblica - Genova", 30 maggio 2021.

L'inserimento delle gallerie di Sant'Anna nel decreto Semplificazioni è notizia degli ultimi giorni, che l'onorevole di Italia Viva Raffaella Paita, presidente della Commissione Trasporti della Camera, ha confermato nell'incontro di ieri a Wylab, a Chiavari, sul tema "La crisi delle autostrade e il tunnel della Val Fontanabuona", organizzato dal settimanale online "Piazza Levante", edito dall'imprenditore Antonio Gozzi, alla presenza di tanti sindaci del Tigullio. «Il rinforzo del litorale, per difendere le gallerie dalle mareggiate, è già in corso. Inserirlo nel decreto e nelle competenze del commissario significa che, se ci sarà bisogno di ulteriori interventi, che le opere avranno la priorità rispetto ad altre perché saranno avviate attraverso la struttura commissariale».

Il "modello Genova" con cui è stato realizzato il nuovo ponte sul Polcevera è il riferimento proposto da Paita per mettere mano alla viabilità ordinaria, affidata ad Anas, e rafforzarla affinché sia un`alternativa degna ai collegamenti autostradali oggetto di manutenzioni ripetute. In questo caso, le gallerie di Sant'Anna – al confine tra Lavagna e Sestri Levante – rappresentano il punto fragile della litoranea. Negli ultimi anni, l'erosione della costa e l'avanzamento delle mareggiate sulla carreggiata hanno più volte imposto la chiusura del tratto al traffico, tagliando in due il Tigullio Orientale.

Anche due settimane fa, durante il blocco improvviso dell'autostrada ai camion superiori alle 3,5 tonnellate - imposto dal ministero delle Infrastrutture a causa delle debolezze mostrate dal viadotto Valle Ragone, poi sanate in via temporanea da Aspi – ha fatto capolino il timore che le onde potessero raggiungere l'Aurelia e rallentare ulteriormente il traffico. In quel caso, Sestri e la val Petronio sarebbero rimaste isolate. Da qui l'esigenza di mettere in sicurezza le gallerie sia dall'avanzamento del mare sia dai movimenti franosi del versante. Notizie positive per la Fontanabuona: con grande sollievo dei sindaci, Paita ha dichiarato che «il progetto del tunnel è ancora valido. Dobbiamo fare un investimento per il futuro, e chiederlo a chi ci ha messo in questa situazione, cioè Aspi», ha aggiunto, intervistata dal giornalista di Piazza Levante Alberto Bruzzone, testata on line che ha organizzato la conferenza.

La deputata ne ha parlato con il ministro alle Infrastrutture Enrico Giovannini: «Voglio organizzare un incontro con i sindaci della valle». Paita ha detto a chiare lettere che «la gestione dell'emergenza sarà complicata: scegliere tra il diritto alla sicurezza e il diritto alla mobilità è un tema serio: intanto, acceleriamo i cantieri».

«II ministro Enrico Giovannini è molto interessato a questo scenario e mi ha dato la sua disponibilità a lavorarci. Andiamo avanti, questa è un'occasione da non perdere», ha proseguito Paita, parlando del tunnel della Val Fontanabuona, un progetto che è in ballo da almeno un decennio e che nel Levante genovese viene visto come condizione essenziale perla sopravvivenza economica delle vallate.

«Se ci sarà un passaggio di proprietà e se ci saranno cambiamenti rispetto alla convenzione, con il possibile ingresso di una quota pubblica rappresentata da Cassa Depositi e Prestiti, per il tunnel della Val Fontanabuona potranno esserci delle opportunità in più. Siamo davanti a un momento storico che non si era mai presentato prima: abbiamo un Governo che ci sta ascoltando, abbiamo la possibilità di un ingresso della partecipazione pubblica nella gestione, abbiamo un progetto ancora valido. Ora non ci rimane che costruire una rete comune d'intenti intorno a questo progetto, mettendo da parte i vari protagonismi e riconoscendo, tutti insieme, che questa infrastruttura è il progetto numero uno per il territorio del Levante genovese», ha concluso Paita.