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Castellammare, Vitiello: "Guai se la città dovesse trovarsi ora con un commissario"

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L'intervista pubblicata dal quotidiano "Roma", 17 giugno 2021.

Post-Covid, vaccini, amministrative a Napoli e rischio scioglimento anticipato del consiglio comunale a Castellammare di Stabia, Catello Vitiello, deputato di Italia Viva, eletto nel collegio di Castellammare, Penisola Sorrentina e Monti Lattari interpreta il quadro politico attuale.

La campagna vaccinale procede e si intravede la luce oltre il tunnel. Merito dell'accelerazione impressa dal Commissario?
«Sicuramente. l'azione impressa dal Generale Figliuolo ha fatto uscire l'Italia dall'impasse in cui si trovava. Se oggi parliamo di quasi 15 milioni di immunizzati. il merito è del Governo che ha preso in mano le redini della situazione e sta procedendo spedito».

In Campania la situazione sembra essere positiva. Cosa va fatto ancora?
«Lunedì, finalmente, anche la nostra Regione sarà in zona bianca. E questo è un successo dettato dalla collaborazione istituzionale. Nel mio territorio, quello gestito dall'Asl Napoli 3 Sud, dopo qualche sbandamento iniziale, la campagna vaccinale ha viaggiato veloce. L'impegno del Governatore De Luca ha anche fatto sì che le zone turistiche più ambite siano diventate Covid Erre. Un risultato positivo proprio in funzione degli arrivi dei turisti. Spero, infine, che si implementi la campagna di vaccinazione dei campani residenti all'estero e iscritti all'Ainv, perché i cinque giorni già previsti non sono bastati a garantire un'adeguata copertura».

A Napoli è entrata nel vivo la campagna elettorale: Gaetano Manfredi sarà il leader della coalizione di centrosinistra.
«Il lavoro portato avanti per offrire alla città di Napoli, dopo i disastri della precedente gestione. una candidatura seria e autorevole devono tradursi in uno scatto per proiettare la città nel panorama politico nazionale. Dobbiamo tornare ad essere protagonisti. Anche se manca qualcosa...»

Cosa?
«Una discussione seria sulla Città Metropolitana. Il sindaco di Napoli sarà anche "sindaco" dei 92 comuni della provincia. Si tratta di aree, come quella della parte sud, che rivendicano una prospettiva di rilancio seria, che chiedono di essere messe al centro del dibattito. Ecco, su questi temi vedo ancora troppa approssimazione e troppa distanza».

Nella "sua" Castellammare in questi giorni lavora una commissione d'accesso inviata dal Prefetto. Cosa pensa dell'intera vicenda?
«L'invio della commissione d'accesso non può e non deve diventare, come spesso accade, sinonimo di colpevole a per gli amministratori. Certo si sono verificati episodi gravi e seri che meritano approfondimenti. Ma l'azione dei commissari deve es-sere improntata proprio alla necessità di fare chiarezza. Sgomberare il campo da illazioni e dubbi, restituire alla città e alla sua amministrazione la dignità politica e darle la possibilità di programmare il suo futuro».

Certo, se arrivasse lo scioglimento sarebbe grave.
«Non mi è mai piaciuto ragionare su ipotesi. Sicuramente l'arrivo di un commissario anticamorra che governi per 18 mesi la città significa un brutto colpo per ogni prospettiva di rilancio. Inevitabilmente sarebbe un'amministrazione che punta alla gestione dell'ordinario. E questo, nel momento in cui, si parla di recovery fund e di importanti somme da investire sul territorio, rischia di escludere l'area stabiese da ogni tipo di programmazione».