parlamento giustizia

Caso David Rossi, Ferri: "Ipotizzabile il reato di falso per soppressione"

Le attività ed i successi che portiamo avanti dipendono dall'impegno di ognuno di noi. Ogni contributo è importante.
dona italiaviva

L'intervento pubblicato dal "Corriere di Siena", 20 luglio 2022.  

"Il caso David Rossi non è ancora chiuso, sono emersi elementi importanti e nuovi nelle perizie. In questi mesi la Commissione ha lavorato bene, con serietà ed efficacia nella ricostruzione della verità. Alla luce delle conclusioni però si possono sottolineare alcuni punti". Così Cosimo Maria Ferri, componente della commissione.

"I medici legali hanno parlato di 9 punti lesivi presenti nel corpo di Rossi non compatibili con la caduta dalla finestra, e hanno detto che Rossi poteva essere salvato se i soccorsi fossero intervenuti subito. Il gruppo Racis ha confermato l'esistenza di un video cancellato con immagini relative ad una seconda telecamera (nr 8) che riprendeva una seconda uscita del palazzo della Banca Monte dei Paschi, uscita mai segnalata dagli auditi che hanno sempre parlato di un'unica uscita, così come nessuno ha mai detto dell'esistenza di una seconda telecamera. Non solo, ma ancora più grave ed inquietante che nessuno abbia mai verificato la cancellazione di questo video. Su questo aspetto sono in corso indagini da parte della Procura di Genova, e in astratto è ipotizzabile il reato di falso per soppressione. Terzo punto, nel secondo computer portatile nella disponibilità di David Rossi sono state rinvenute immagini erotiche di cui nessuno ha mai parlato ma che erano contenute nella copia forense che era negli atti. Tra l'altro questo secondo computer portatile non si vedeva nelle immagini dei filmati realizzati da Polizia Scientifica né quelli girati dal sovrintendente Marini. Il giorno dopo sono stati però sequestrati due computer portatili. Perché non è stato ripreso anche il secondo? Una dimenticanza? È stato messo dopo da qualcuno? Già questa circostanza è strana, ma lo diventa ancora di più unita al fatto che contenga anche immagini erotiche di cui nessuno ha mai parlato, ma che erano nella disponibilità", spiega Ferri.

"Insomma le perizie consegnano ancora dubbi su cui svolgere attività d'indagine", conclude Ferri.