La notizia su "la Nazione"; 20 novembre 2020.
Pulizia, igiene, sicurezza: i residenti attorno al Lavello non ne possono più e chiedono interventi alle istituzioni. Le difficoltà che chi vive al confine tra Carrara e Massa è costretto ad affrontare quotidianamente sono note da anni, ma nessuno è mai intervenuto concretamente per risolverle. Per questo adesso torna ad accendere i riflettori sulla questione il parlamentare di Italia Viva, Cosimo Maria Ferri.
«Ci risiamo - dice quest'ultimo -. Mi chiedo perché si debba parlare degli stessi problemi e non si risolvano definitivamente? Pulizia, igiene, salute, sicurezza, abusivismo. Nonostante ci siano stati interventi da parte dei Comuni di Carrara e Massa per quanto riguarda la pulizia dei rifiuti all'interno del Fosso del Lavello, siamo tornati al punto di partenza. Tutto è tornato come prima. Non è possibile che il Lavello, che già ha molte criticità, sia considerato una zona di serie B, di confine e quindi oggetto di degrado».
Il parlamentare indica quindi una serie di interventi che dovrebbero essere portati a termine. «La pulizia deve essere fatta con maggiore rigore anche per quanto riguarda i rifiuti lungo la strada (lato Carrara) che risultano un problema per i residenti della zona - dice Ferri - e, inoltre, chiedo ancora una volta al sindaco di Francesco De Pasquale di risolvere il problema definitivamente. La lotta all'abusivismo poi non può essere lasciata in mano solo ai cittadini devono intervenire le istituzioni. E poi che fine hanno fatto le telecamere promesse? Non bastano gli annunci occorrono i fatti. Sul tema pulizia anche il Consorzio di Bonifica è già intervenuto, ma occorre oggi ripulire gli argini del fiume e pensare quindi ad un piano straordinario di manutenzione per renderli puliti e sicuri. C'è poi il problema della pulizia del ponte che conduce al depuratore che deve essere fatta da chi ne è il proprietario. I cittadini residenti, soprattutto in questa situazione emergenziale in cui sono chiamati a rimanere in casa, cercano tutele e meritano un ambiente salubre e non degradato, non è pensabile che gli interventi di pulizia programmati ogni quindici giorni o una volta al mese siano sufficienti per risolvere questa situazione che da troppi anni si protrae. Risolviamola una volta per tutte».