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Cappello e Cociancich: "Noi di Italia Viva vogliamo essere i promotori della casa dei riformisti e dei liberal democratici"

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La lettera pubblicata da "il Foglio", 5 marzo 2021.

Al Direttore.

Da qualche settimana si rincorrono appelli di pensatori, manager, ex deputati che chiamano a gran voce i riformisti e liberal democratici d'Italia ad unirsi contro populismo e sovranismo. L'idea, che è stata molto bene espressa dalle pagine del Suo giornale, è che "resistere, distinguersi, non basta più" (cit). Proprio l'avvento del neonato governo Draghi porterebbe alla ricomposizione di un fronte moderato, lontano dalle posizioni più estremiste, di ampio respiro, capace di coinvolgere le migliori energie del Paese.

La teoria è che ci sia una domanda chiara e forte "ma gli elettori che non si rifugiano spaesati nell'astensione sono divisi tra Azione, Italia Viva, +Europa, e in parte Pd e FI". È chiaro che come Italia Viva ci sentiamo chiamati in modo diretto e desideriamo rispondere proattivamente agli appelli. Non è nostra intenzione riaprire ora il dibattito sulle ragioni che hanno innescato una crisi di governo che ha visto il nostro partito come principale attore. Rivendichiamo il coraggio di quella scelta che ha portato ad avere un governo guidato dal professor Draghi, la cui credibilità si è immediatamente riflessa sull'immagine del nostro Paese.

Questo governo ha comportato un mutato scenario nazionale, in cui la destra o parte di essa sembra si stia europeizzando e la sinistra si sta coalizzando intorno a forze politiche quali Leu e Cinque Stelle. È in questo contesto che noi di Italia Viva vogliamo essere i promotori della casa dei riformisti e dei liberal-democratici. E la questione che si pone è l'impatto che i nuovi equilibri potranno avere sul piano amministrativo.

Ecco perché raccogliamo le dichiarazioni e gli appelli che da più parte ci arrivano e ci candidiamo ad essere parte attiva e cofondatrice di una forza riformista e liberal-democratica che trovi in Milano la sua culla. Siamo convinti che questo sia il momento del mettersi in gioco da parte di chiunque abbia a cuore la possibilità di dare alle nostre città e al paese una prospettiva diversa.