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Boschi: Madri in affitto, la legge finirà come con i rave, mi sarei aspettata più coraggio dal Pd

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L'intervista a Maria Elena Boschi per "La Stampa" di Carlo Bertini

Maria Elena Boschi, dopo aver votato contro la proposta di legge che farà rischiare fino a due anni di carcere a chi fa nascere un figlio con la maternità surrogata, si lancia in una previsione.

«Sul piano pratico non otterrà nessun effetto, perché nessun Paese dove la Gpa è consentita collaborerà. I processi ai genitori resteranno senza condanne, ma i figli avranno lo stigma di essere figli del reato».

Quando i genitori verranno arrestati all`aeroporto, cosa ne sarà del bambino?

«È una legge che la Consulta cancellerà prima che produca effetti dannosi. È nata "per aprire un dibattito" come candidamente affermato dalla ministra Roccella. Sono molto più preoccupata di cosa accade già oggi di quei bambini che non ottengono un riconoscimento pieno e automatico nel nostro Paese. Su questo il parlamento dovrebbe legiferare, non inventarsi reati inutili».

Lei era con Schlein al pride. Perché non sposa la richiesta delle famiglie arcobaleno per una Gpa solidale?

«Ero con Elly al Pride e mi sarebbe piaciuto che Elly fosse stata con me in Parlamento a votare sulla Gpa. Su un provvedimento così importante mi sarei aspettata di sentire la sua voce anche alla Camera, peccato. Schlein e Conte da deputati avrebbero potuto esserci. La loro fuga dall`Aula è imbarazzante. Sulla Gpa solidale ci sono nodi etici, giuridici e medici ancora aperti. Lo ha spiegato bene in aula una donna di sinistra, Luana Zanella».

Perché non c`è un dibattito né una proposta sul tema delle adozioni, citate come alternativa alla Gpa, ma di fatto piene di ostacoli?

«Noi siamo stati il governo che con Renzi ha messo la fiducia per dare all`Italia una legge sulle unioni civili. Ma sulle adozioni ci siamo dovuti fermare perché non c`erano i numeri. Penso che oggi i tempi siano maturi nella società, ma non mi pare che con questa maggioranza ci siano i numeri per farlo».

Il terzo polo si è frantumato sul reato universale. C`è chi lo ha votato. Ne avete discusso come ha fatto il Pd?

«Il Pd ha scelto di non scegliere, non partecipando al voto sulla gestazione solidale. Ed ha votato contro la proposta di cancellare il reato di gestazione per altri in Italia. Esattamente l`opposto della linea che professa Schlein nelle piazze. Il terzo polo ha scelto di lasciare libertà di coscienza su un tema etico. Rispetto profondamente i miei colleghi che hanno votato in modo diverso da me. Noi rispettiamo la libertà di tutti, la coscienza di tutti. Ci siamo confrontati nel gruppo e deciso che ognuno avrebbe votato liberamente».

Dopo un tema divisivo come la Gpa è approdato in aula l`oblìo oncologico. Troverà consenso unanime?

«È la prima proposta che ho presentato a inizio legislatura e che ha raccolto adesioni bipartisan. Ora sta marciando all`unanimità. Serve a cancellare una vera e propria ingiustizia che impedisce a chi è guarito da una malattia oncologica di avere gli stessi diritti delle altre persone se vuole accedere ad un mutuo, un prestito per comperare l`auto o adottare un bambino. Adesso la sfida è approvarla il prima possibile».

Se la sente di escludere un avvicinamento di Iv alla maggioranza nei prossimi mesi?

«Sì, nessun avvicinamento. Se poi ci sono proposte del Governo che condividiamo nel merito, come è stato per la delega fiscale o potrebbe essere sulla riforma della Giustizia, le voteremo. Questo non vuole dire avvicinarsi al governo ma rispettare gli impegni coi cittadini che ci hanno votato per quelle idee»