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Bonetti: "Un aiuto ai genitori. Con il Family Act assegno per tutti"

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Intervista di Laura Pilastro, "il Giornale di Vicenza", 4 settembre 2020.

Congedi parentali e diritto allo smart working: il bis è in vista. Il governo sta lavorando per riattivare gli strumenti che permetterebbero ai genitori di prendersi cura dei figli in quarantena, nel caso di nuovi contagi legati alla ripartenza della scuola. Lo ha confermato ieri la ministra per le pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti, a Vicenza per sostenere, sotto le insegne di Italia Viva, la candidatura alla presidenza del Veneto di Daniela Sbrollini.

Dal quartier generale del partito di Matteo Renzi, in piazza delle Erbe, Bonetti ha dettato i tempi per la realizzazione del primo, cruciale, punto del "Family Act", l'assegno unico universale peri figli.

Ministra, i genitori quando potranno contare sul bonus?
Il Family act è stato approvato all'unanimità alla Camera il 21 luglio, ora è al Senato. Contiamo venga licenziato in tempi rapidi, potrebbe diventare legge in autunno. Da ottobre voglio mettermi al lavoro col ministro dell'Economia e il ministro del Lavoro per scrivere i decreti attuativi, in modo che dal 2021 alle famiglie venga dato uno strumento di progettualità e sostegno economico, che non sia un sussidio, ma un modo per accompagnare l'esperienza genitoriale. Sarà un assegno mensile che verrà erogato a tutte le famiglie italiane per tutti i figli, dal settimo mese di gravidanza fino a 21 anni. Sarà maggiorato dal terzo figlio e per i bambini disabili; in questo caso, per tutto l'arco della vita. L'assegno è solo il primo step di questo disegno dì legge.

Cosa prevedono i passaggi successivi?
Il Family Act è una legge di investimento in umanità, nella genitorialità, nell'educazione, nelle donne, nei giovani. Tra le misure a sostegno della famiglia, cito il bonus asilo nido che sarà strutturale. Non mancheranno gli incentivi al lavoro femminile, che in un momento di crisi va sostenuto anche con percorsi di formazione e riqualificazione. L'investimento nell'imprenditoria femminile porterà una ricchezza ulteriore. Per le donne impegnate nel lavoro all'interno delle muro, domestiche abbiamo istituito un fondo di 3 milioni, per dare competenze di innovazione digitale e finanziaria a chi è al momento esclusa dal mercato del lavoro.

Veniamo alla scuola. I genitori che lavorano temono nuovi stop legati ad eventuali periodi di quarantena. Che risposte darete?
I genitori devono avere il diritto di rimanere a casa con i figli e su questo mi sono impegnata, assieme al governo, a dare delle risposte concrete a esigenze puntuali. Stiamo lavorando per scrivere le norme che riattivino in modo straordinario i congedi parentali e il diritto allo smart working. Dobbiamo creare un contesto che dia strumenti alle famiglie e alle imprese e ai lavoratori per poter gestire eventuali scenari di riattivazione del contagio che ci auguriamo tutti non riparta

L'accordo sulla capienza massima dei bus fino all'80% mette in crisi le aziende del trasporto pubblico. Non c'è il rischio che siano le famiglie a fame le spese?
No, le criticità non ricadranno sulle famiglie e sugli studenti. Italia viva ha sempre sostenuto la necessità di investire in modo preventivo. Se servono risorse in più, devono essere trovate.

Come evitare che il peso dell'emergenza ricada rovinosamente sulle famiglie?
Le famiglie sono il pilastro della società. Il Paese ha retto grazie a loro, hanno affrontato con grande responsabilità i mesi in cui sono state luogo della cura, dell'educazione, del lavoro. Non si devono sentire sole, devono sapere che non si scarica su di loro alcun tipo di responsabilità, ma si chiede di creare un'alleanza. Per questo sostengo la necessità di investire maggiormente nella sanità territoriale e nei servizi domiciliari, in particolare nell'introdurre percorsi agevolati nello screening, per evitare qualsiasi dubbio e incertezza. Là dove si dovessero verificare dei casi positivi, sto provvedendo a introdurre delle misure straordinarie per aiutare i genitori nella custodia dei figli. Se avessimo già il "Family Act" che per troppi anni non è stato considerato tra le priorità, mentre oggi lo è, avremmo degli strumenti per rispondere a queste incertezze. Ora stiamo lavorando per creare, dal prossimo anno, un sistema più equo e capace di reggere queste sfide. Il Veneto può essere un laboratorio del "Family Act".

In che modo?
Io credo che dal Veneto, grazie al lavoro di Daniela Sbrollini, possa partire un nuovo modello di impresa a partire dal protagonismo delle donne e dei giovani. Le elezioni potrebbero cambiare gli equilibri nel governo? La tornata elettorale darà risposte ai territori che vanno al voto. In alcuni cambierà la progettualità, spero che quella del Veneto abbia il volto di Italia Viva. Non mi convince chi legge questa chiamata alle urne come banco di prova rispetto ad altri equilibri. Il governo si misura nella concretezza delle cose che fa, non tanto negli equilibri che una tornata elettorale può definire nei Comuni o nelle Regioni.