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Bonetti: "Pene più severe e braccialetto. Sui femminicidi decisivo prevenire"

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Estratto dell'intervista di Maria Teresa Meli , "Corriere della Sera", 4 dicembre 2021.

 

Ministra Elena Bonetti, quali sono le principali novità di questo provvedimento di contrasto alla violenza sulle donne?

«La magistratura e le forze dell'ordine avranno la possibilità di agire più tempestivamente. In questo senso vengono rafforzati i mezzi per garantire l'allontanamento dell'uomo maltrattante, con l'utilizzo, per esempio, del braccialetto elettronico. C'è poi la possibilità di introdurre un fermo da parte del pubblico ministero nel momento in cui si ravvisi un evidente e urgente stato di pericolo per la donna».

 

Questo per quanto riguarda l'inasprimento delle pene, e il sostegno alle vittime? Anche quello, ministra, è indispensabile.

«Le vittime di violenza, o i loro eredi, cioè i figli delle donne vittime di femminicidio, potranno avere un indennizzo prima della chiusura del procedimento giudiziario».

 

Pene inasprite, sostegno economico...resta il problema culturale. Il poliziotto che dice alla moglie maltrattata «torni a casa e faccia pace con suo marito», la donna che non denuncia...

«Il problema culturale è fondamentale ed è per questo che il provvedimento, che ovviamente non è risolutivo di tutto il problema della violenza contro le donne, introduce strumenti di ulteriore protezione. Grazie a questa legge la polizia o anche il giudice civile, perché la donna si può rivolgere anche a lui, hanno indicazioni più chiare per intervenire, perché i reati di maltrattamento, stalking e violenza domestica sono sottoposti a misure più restrittive rispetto al passato. E questo rende più sicure le donne. Accanto a questo nella strategia antiviolenza prevediamo anche un percorso di formazione del personale della magistratura e delle forze dell'ordine». 

 

 

Chi lo desidera può leggere l'intervista completa su il "Corriere della Sera".