Famiglia pari opportunità

Bonetti: «L'occasione è favorevole per una nuova legge sulla cittadinanza»

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Estratto dell'intervista di Giovanna Casadio alla Ministra Elena Bonetti , "la Repubblica", 12 agosto 2021. 

 «L`occasione è favorevole per una nuova legge sulla cittadinanza». Elena Bonetti, la ministra renziana delle Pari opportunità e della Famiglia, dice che «il tempo è adesso».

Non spetta al governo lo Ius soli?
«Le regole le scrive il Parlamento, ma questo governo sa accompagnare la mediazione politica».

Per Bonetti il punto di caduta è il cosiddetto "Ius culturae", ovvero la cittadinanza per i ragazzi figli di immigrati che abbiamo completato un ciclo scolastico ma anche un percorso sportivo. Ministra Bonetti, lo lus soli è una priorità o come dicono le destre e una parte del M5Stelle c`è ben altro oggi in Italia a cui pensare?
«Spesso la politica si è data un alibi, dividendosi su elenchi di priorità. Si sapeva che era il modo migliore per non incontrarsi. Oggi il Paese deve fare un passo in avanti. Se vogliamo ripartire dobbiamo tutti lavorare affinché questo accada: questo è la cittadinanza. L`occasione è favorevole, perché proprio ora stiamo ricostruendo il nostro essere "noi", comunità. Le Olimpiadi sono state un esempio. I giovani atleti che abbiamo visto giocare, che ci hanno appassionato, hanno mostrato che con il contributo di tutti e con l`unità si serve e si fa vincere il Paese intero. È stata una grande lezione per la politica».

Il governo Draghi dovrebbe farsi parte attiva perché si archivi l`anacronistico "lus sanguinis" in base al quale si è cittadini italiani? «Il governo sta dando prova di sapere accompagnare tutti i processi di sintesi per fare davvero 
avanzare il Paese, ma le regole le deve scrivere il Parlamento. Una iniziativa parlamentare sulla cittadinanza già c`era. Si era trovata una mediazione alla Camera nel 2015, premier Renzi, e poi si è bloccata al Senato. Adesso il governo può aiutare, però sono le Camere a dovere riprendere la proposta».

Quali caratteristiche dovrebbe avere la legge sulla cittadinanza? «Il modello è lo Ius culturae, perché la cittadinanza si costruisce attraverso l`educazione. A scuola, ma anche nelle attività di educazione non formale come lo sport. Quando le forze politiche procedono per veti reciproci, il risultato è la stasi. I partiti esistono per fare politica e la politica deve dialogare per dare risposte ai bisogni dei cittadini. Se posso fare un appello, proprio perché è un tema che riguarda un milione e centomila ragazzi in attesa di dirsi italiani non solo di fatto ma anche di diritto, la legge sulla cittadinanza non diventi una bandierina per le amministrative né a destra né a sinistra. Non si sacrifichi qualcosa di così importante per il consenso elettorale». 

 

Qui potete trovare l'intervista completa