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Bonetti: "Non voglio più sentir dire a una donna: prendo solo le over 40"

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Estratto dell'intervista di Maria Novella De Luca, "la Repubblica", 10 maggio 2022.

"Bisogna mettere le imprese italiane nelle condizioni di non dover più pronunciare un discorso come quello di Elisabetta Franchi. Una resa alla discriminazione delle donne nel mondo del lavoro. Non è vero che ho taciuto, non ho commentato ma ho dato risposte concrete, così come dovrebbe sempre fare chi ha un ruolo di governo".

Risponde così Elena Bonetti, ministra per la Famiglia e le Pari Opportunità, presente il quattro maggio scorso al convegno "Donne e moda". Convegno nel quale Elisabetta Franchi, signora della moda con oltre cento milioni di fatturato, ha detto con chiarezza che nella sua azienda, se deve assumere donne, le sceglie "anta", perché "se dovevano far figli o sposarsi lo avevano già fatto e quindi io le prendo che hanno fatto tutti i giri di boa, sono al mio fianco e lavorano h24, questo è importante". Parole che le sono valse l'accusa di "medioevo" e una campagna per boicottare i suoi negozi.

Ministra Bonetti, come mai non è saltata sulla sedia al sentire le parole di Elisabetta Franchi?
"Ritengo che siano state frasi forti, che hanno evidenziato criticità e discriminazioni, e mettono in luce anche reali difficoltà delle aziende nei confronti del lavoro femminile e della maternità. Alle quali ho risposto spiegando quali misure concrete, a cominciare dal Family Act, il Governo ha messo in campo proprio per evitare questa discriminazione. Dagli asili nido ai congedi parentali per i padri".

Le sembra accettabile che una grande imprenditrice affermi di assumere soltanto donne più grandi, non a rischio maternità? La maternità non è anche un valore sociale?
"Considero la maternità così tanto un valore sociale da aver puntato alla decontribuzione del lavoro femminile per le donne che rientrano al lavoro dopo la maternità. E ritengo che ci debba essere un maggiore sostegno alle aziende anche durante i congedi di maternità che sono pagati soltanto in parte dallo Stato. A chi mi critica dicendo che con queste misure abbiamo già tolto ogni alibi alle imprese nei confronti dell'assunzione delle donne e delle donne giovani".

Il discorso di Franchi non rischia di deprimere le speranze di molte giovani donne?
"Torno al mio ruolo di Governo. Alle misure del Family Act che sono già un risposta concreta alla discriminazione delle giovani donne. Al Codice per le Pari Opportunità. Poi ripeto: il mio lavoro è creare le condizioni per non dover più sentire un discorso come quello di Elisabetta Franchi".

Chi lo desidera può leggere l'intervista completa su "la Repubblica".