L'intervento pubblicato dal "Sole 24 Ore", 1 settembre 2020.
Con i contagi che riprendono a correre in Italia, tanti genitori in vista della riapertura delle scuole si domandano: «Se mio figlio ha sintomi di Covid o la classe viene messa in quarantena, come farò con il lavoro?».
I congedi straordinari Covid sono finiti il 31 agosto, al pari del bonus baby sitter, mentre il diritto allo smart working per chi ha figli fino a 14 anni termina proprio il 14 settembre, giorno di riapertura delle scuole. Cosa fare? Un dilemma per tanti.
«È chiaro che se per malattia o quarantena un bambino deve stare a casa - ha spiegato al Sole 24 Ore Elena Bonetti, ministra per le pari opportunità e la famiglia -, è necessario provvedere alla sua custodia reintroducendo strumenti come congedi straordinari retribuiti e diritto allo smart working».
Da un lato dunque le famiglie potrebbero avere la possibilità di fare richiesta di un congedo straordinario per accudire i figli malati o in quarantena: a oggi retribuito al 50% fino a 12 anni del bambino e senza stipendio per i bambini più grandi. Dall'altro lato ci potrebbe anche essere la facoltà di chiedere al proprio datore di lavoro di lavorare da casa in smart working, un diritto se il figlio ha fino a 14 anni. Possibilità che quindi si riaprirebbe dopo la scadenza fissata al 14 settembre.