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Bonetti: "Vi garantisco, il governo sosterrà le famiglie italiane"

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Intervista di Alberto Laggia, "Famiglia Cristiana", 30 aprile 2020.

«La pandemia e la crisi conseguente hanno trovato impreparate le nostre società, e non solo quella italiana. Dobbiamo ripartire dandoci strumenti adeguati. Lo dobbiamo alle nuove generazioni. In questa prospettiva il tema della famiglia e del suo sostegno diventa fondamentale. Se c'è una cosa che ha evidenziato la quarantena è che proprio la famiglia è la componente strutturale e relazionale decisiva che ha permesso al nostro Paese di tenere. Se non esistesse, salterebbe tout court la dimensione educativa e solidaristica. Serve, più di prima, investire sudi essa per il bene di tutta la società e per il futuro dei nostri figli». Così afferma la Ministra della Famiglia e delle Pari opportunità Elena Bonetti, a premessa dell'intervista che ha concesso a "Famiglia Cristiana", in merito alle intenzioni del Governo in materia di politiche di sostegno ai nuclei familiari e, nello specifico, riguardo alle nuove misure dedicate alla famiglia che entreranno nell'imminente nuovo decreto sull'emergenza Covid-19.

Ministra, quali saranno le novità relative alla famiglia che troveremo nel prossimo decreto, dopo l'introduzione dei congedi parentali e dei voucher babysitter, già inseriti nelle misure del primo Cura Italia? Entrerà il cosiddetto "assegno universale" per i figli, fortemente sollecitato anche dal Forum delle famiglie?
«Il prossimo decreto dovrà prevedere la misura straordinaria dell'assegno universale per ogni figlio, fino almeno ai 14 anni, perché questa è l'età che coincide per legge con l'obbligo familiare di custodia dei minori. In pratica si tratta a dell'estensione dell'assegno di natalità già introdotto dalla Legge di bilancio solo per i nuovi nati e adottati nel 2020».

Le associazioni delle famiglie hanno chiesto, però, di estendere la misura fino ai 18 anni d'età. Sarà possibile?
«Sosterrò con forza le istanze delle famiglie e laddove le risorse economiche a disposizione lo renderanno possibile, la misura verrà allargata fino ai 18 anni».

A quanto ammonterà l'assegno?
«In base al reddito Isee, 160 euro al mese per ogni figlio per nuclei familiari con meno di 7 mila euro di Isee, 120 euro per nuclei che non superino i 40 mila euro (che rappresentano il 93% dei casi, ndr), 80 per redditi superiori».

I 15 giorni di congedi parentali straordinari, già introdotti per l'emergenza coronavirus, saranno prolungati?
«Con il prolungamento della chiusura delle scuole, si rende necessario anche un prolungamento dei congedi parentali per poter supportare le famiglie per la custodia dei figli e l'accompagnamento nello studio a distanza. Ho previsto, pertanto, in alternativa al bonus babysitter, l'allungamento di almeno altri 15 giorni di congedo (al 50% di stipendio). È un altro modo per riconoscere il valore sociale straordinario del lavoro educativo dei genitori».

Dopo due mesi di quarantena, la sofferenza dei bambini è tangibile. Che cosa fare per aiutarli e aiutare le famiglie?
«La ripartenza non può riguardare solo la parte produttiva del Paese. C'è bisogno di recuperare anche la dimensione delle relazioni, della socialità e del gioco, diritti riconosciuti all'infanzia e che, durante l'epidemia, sono stati in qualche modo "sospesi". Ora bisogna restituire ai bambini lo spazio all'aria aperta. Sto pensando, quindi, alla possibilità di organizzare spazi pubblici, come parchi o aree verdi, con ingressi contingentati e regolamenti che rispettino il distanziamento, in presenza di personale per la vigilanza, per consentire ai bambini, accompagnati dai genitori, di fare attività motoria e ludico-ricreativa. In questo senso sto già lavorando con alcuni sindaci che si sono dichiarati disponibili».

E le attività ricreative estive come campi-scuola, Grest eccetera, tanto richiesti dalle famiglie, che fine faranno?
«È chiaro che non potranno essere riproposti come gli anni scorsi: dovranno essere riorganizzati, ma non cancellati. Anche in questo caso abbiamo la fortuna di avvalerci di una rete associativa straordinaria e diffusa in tutto il Paese. Andrà convocata, coordinata e fornita di risorse necessarie. Per queste iniziative impegnerò 35 milioni per due bandi: il primo volto alla riqualificazione e l'utilizzo di spazi per il gioco all'aria aperta e un secondo da destinare al Terzo settore, a volontari e associazionismo, per progetti educativi a supporto delle famiglie».

Famiglia, caregiver e anziani: quale sostegno alle famiglie nella cura dei membri fragili?
«Il lockdown ha privato le famiglie della rete di servizi sociali a supporto delle persone fragili, anziani e minori con disabilità, presenti in famiglia. Ho chiesto con forza che si riattivi, quanto prima, questa rete di prossimità e di aiuto, e auspico che stavolta entri nel decreto una forma di sostegno economico per far fronte alle spese del caregiver familiare. È ancor più forte in questo periodo il tema della solitudine. Attiveremo, su mia richiesta alla Protezione civile, un numero verde di supporto psicologico per gli anziani e le famiglie».

L'emergenza Covid-19 ha messo in seria difficoltà molti istituti paritari e le famiglie che devono comunque pagare le rette. Come aiutare entrambi?
«Si tratta di difficoltà oggettive per una realtà educativa che nel nostro Paese è preziosa e garantisce diritto all'educazione e alle pari opportunità. A tutela di questi diritti bisogna dare risorse alle scuole paritarie che stanno attraversando un momento di particolare sofferenza. Avevamo già esteso la cassa integrazione per i dipendenti delle scuole d'infanzia chiuse. Ora ho chiesto che nel nuovo decreto sia istituito un fondo straordinario per far fronte alle emergenze di queste realtà in sofferenza. Per le famiglie trovo che la detrazione fiscale della retta, che rientra peraltro nel Family Act, sia la misura più pratica e veloce».