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Bonetti in Basilicata: "Servizi e infrastrutture sociali per fermare la fuga dei giovani"

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La notizia della visita su "la Gazzetta del Mezzogiorno", 5 aprile 2022.

«Ci siamo confrontati sugli elementi prioritari di questa regione. Sul lavoro, tra assegno unico e riforma del Family act, e sulle prospettive del lavoro delle donne e sull'autonomia dei giovani, tutti elementi che sollecitano le comunità». Elena Bonetti, ministra per le Pari opportunità e la Famiglia, spiega così l'incontro con i vescovi lucani della Conferenza episcopale.

Un incontro a porte chiuse con al centro proprio l'emergenza lavoro, più volte oggetto della denuncia del presidente della Cei di Basilicata, monsignor Salvatore Ligorio, e tutte le conseguenze ad essa legate. Come lo spopolamento delle aree interne che - sottolinea la Ministra - necessitano di «interconnettività, servizi ed infrastrutture sociali. Soprattutto per i giovani perché il territorio lucano possa diventare progetto di scelte di vita».

E proprio ai giovani la Ministra dedica la sua giornata lucana, accompagnata dai vertici regionali di Italia Viva, a cominciare dai consiglieri regionali Luca Braia e Mario Polese. Prima a Matera incontrando gli studenti dell'Istituto di istruzione superiore «Duni Levi» sul tema delle pari opportunità di genere nell'ambito dell'economia. Poi a Potenza nel confronto con i vescovi e con i rappresentanti delle associazioni femminili e del terzo settore.

«La riforma del Family Act - evidenzia Bonetti - riconosce che investire in genitorialità ed educazione serve per contrastare l'apparentemente inarrestabile declino demografico che sta colpendo il Paese, e che rende il nostro futuro non sostenibile. E quindi diventa per noi una sfida prioritaria e altrettanto lo è nella piena realizzazione del protagonismo delle donne. Questa è la grande sfida che ha l'Italia davanti, che ha l'Europa tutta intera, perché oggi abbiamo portato avanti con convinzione la riforma del Family Act. È una forma di investimento - aggiunge - ed è per questo che nell'ambito del Pnrr abbiamo scelto l'investimento sulle pari opportunità e sull'educazione come assi prioritari».

E parlando di educazione a rimbalzare nella giornata è anche la proposta del sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, di abolire il numero chiuso a Medicina. «È un dibattito che deve nascere in seno alle commissioni competenti e il Ministero competente è quello dell'Università e della Ricerca - precisa l'esponente del Governo Draghi - Io credo che quello che serva al nostro Paese è un investimento in sanità, quello che stiamo cercando di fare con i fondi del Pnrr. Quando dico investimento in sanità dico investire nella formazione dei giovani e dei giovani medici. Attenzione che non basta entrare alla Facoltà di Medicina ma bisogna creare i posti di specialità. Noi li abbiamo aumentati, è evidente che questo è un investimento che deve diventare stabile e strutturale, eventualmente aggiunto per garantire davvero che ci sia la copertura di tutti i posti richiesti e necessari. Poi, serve un investimento nelle infrastrutture socio - sanitarie. Quindi, non solo nelle strutture ospedaliere ma anche nei luoghi della medicina territoriale che abbiamo visto quanto sia importante nel Paese e infine investimenti nell'innovazione».

Infine, il richiamo alla guerra in Ucraina: «La pace si può costruire restando accanto al popolo ucraino colpito da una invasione che sta assumendo tratti di orrore e disumanità». E quello, da esponente politica di Italia Viva, al perimetro della coalizione in vista delle politiche del 2023: «Bisogna costruire alleanze e coalizioni che permettano al Paese di fare dei passi avanti».