Estratto dell'intervista di Emilia Patta, "il Sole 24 Ore", 6 agosto 2020.
Incentivare il lavoro femminile attraverso un'operazione shock di decontribuzione mirata e aiutare l'imprenditoria femminile con due leve: investimenti nella formazione e accesso al credito.
Sono i due pilastri su cui sta lavorando la ministra per le Pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti, rappresentante di punta nel governo di Italia Viva assieme alle collega Teresa Bellanova, responsabile delle Politiche agricole.
«Non può esserci ripartenza senza il lavoro delle donne e il loro coinvolgimento ai più alti livelli imprenditoriali e istituzionali. I fondi del Recovery fund devono essere utilizzati anche per superare in modo strutturale l'ampio gap con gli altri Paesi europei».
Ministra Bonetti, è soddisfatta del voto della Camera, con soli due no e l'astensione dell'opposizione, sulla legge che introduce la doppia preferenza di genere per le elezioni regionali? Crede che il metodo vada esteso anche ad altri livelli istituzionali?
Sono molto contenta del risultato sia per il livello del dibattito sia per la totale convergenza nel merito delle norme, dal momento che l'astensione dell'opposizione era dettata da motivazioni di metodo. Una maggiore rappresentanza femminile nelle istituzioni non è una vittoria solo delle donne, ma di tutti i cittadini e della comunità intera nell'ottica della corresponsabilità. Per celebrare 175 anni della Costituzione, dove sedevano le madri costituenti, ho proposto di varare una legge bipartisan che tuteli la parità di genere in tutti i livelli istituzionali, a partire dal governo fino alle società partecipate.
Il metodo bipartisan sembra fare breccia anche sul tema dell'occupazione femminile, vista la reazione positiva di Mara Carfagna alla sua proposta di una forte decontribuzione.
Ho sempre cercato di promuovere il metodo della trasversalità pur nella nitidezza delle posizioni politiche. I bisogni del Paese devono essere ricomposti e non contrapposti. Serve un intervento shock per aumentare l'occupazione femminile o non ci sarà vera ripartenza. Non solo mirato all'ingresso nel mondo del lavoro, ma anche al ritorno dopo la maternità in modo che lo "sconto" contributivo non alleggerisca solo le imprese ma anche le lavoratrici.
Chi lo desidera può leggere l'intervista completa a questo indirizzo.